La sera del 2 agosto, come parte della rassegna di spettacoli estivi “Sotto l’Angelo di Castello”, è stato rappresentato nel cortile più alto di Castel Sant’Angelo lo spettacolo ‘Dialogo Terzo: in a landscape’, interpretato dai ballerini della compagnia CollettivO CineticO
La rassegna “Sotto l’Angelo di Castello”, per tutta l’estate, vanta tuttora una ricca rosa di artisti che offrono al pubblico forme d’arte curiose e insolite nello spazio di uno dei luoghi storici più belli di Roma. E inconsueto è uno degli aggettivi che, probabilmente, facevano parte dell’obbiettivo dietro la costruzione di ‘Dialogo Terzo: In a landscape’, ultimo progetto della compagnia CollettivO CineticO.
Un’esibizione eccentrica, fatta di silenzi, spazi vuoti e domande su cosa sta accadendo; sfortunatamente, alla conclusione della serata, le domande restano aperte.
Dialogo Terzo: gli spazi vuoti di una performance
La rappresentazione del Collettivo è basata sugli hula-hoop come strumento comunicativo, e su una poetica di silenzio ispirata dichiaratamente dal compositore John Cage: non a caso “in a landscape”, il titolo della performance, riprende uno dei brani di Cage, e sue sono alcune delle musiche utilizzate.
Ma nonostante l’innegabile talento degli esecutori, che si servono dei cerchi nelle loro mani con perizia e immediatezza e mantengono pienamente il controllo sull’esercizio, l’esperienza in toto di ‘Dialogo Terzo: in a landscape’ non mantiene i ritmi sperati.
Ricade, anzi, in una delle trappole più comuni nell’arte performativa moderna: il preoccuparsi così tanto dell’avere qualcosa da dire, qualcosa di grande e commovente e intenso, da non concentrarsi più di tanto sul come esprimerlo.
Certo della propria capacità di stupire e innovare lo spettacolo diventa piuttosto lungo e pesante, interi minuti di movimenti di hula hoop, a volte accompagnati dalla musica, senza tuttavia esprimere una sua precisa identità.
È difficile pertanto capire da che angolo approcciare ‘Dialogo Terzo: in a landscape’, in che modo cogliere un messaggio – anche solo se un messaggio c’è.
Dunque, se ci sono delle sfumature è difficile coglierle, e si può ammirare solo per un po’ di tempo l’abilità dei ballerini con i cerchi prima di chiedersi “e quindi, quale messaggio ha voluto rimandare la compagnia?”
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: Alessandro Sciarroni
Castel Sant’Angelo
Sotto l’Angelo di Castello
Dialogo Terzo: in a landscape
2 agosto
Coreografia e regia Alessandro Sciarroni
azione e creazione Simone Arganini, Margherita Elliot, Teodora Grano, Carmine Parise, Angelo Pedroni, Francesca Pennini e Stefano Sardi
Costumi Ettore Lombardi
Luci Alessandro Sciarroni
Musiche John Cage e Stefano Sardi
Tecnica Stefano Baraldi
Coproduzione CollettivO CineticO, Aperto Festival – Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara, Operaestate Festival Veneto/CSC, Marche Teatro e Centrale Fies/Art Work Space