‘Da un guscio nasce un canto’ è l’opera di esordio di Esuvia di cicala, originale pseudonimo che indica l’esoscheletro lasciato da un artropode dopo la muta e che anticipa già alcuni temi cardine della silloge, come la rinascita, la ciclicità della vita e la voglia di reinventarsi
Nella raccolta di Esuvia di cicala ‘Da un guscio nasce un canto’, pubblicata con Aletheia Editore, le poesie e i brani di prosa sono impreziositi dalle illustrazioni di Chiara Mancuso e suddivise in tre sezioni: Dentro; Fuori; Fuori e Dentro.
Nella prima l’autrice compie un viaggio attraverso il proprio universo interiore, riportando alla luce ricordi lontani e componendo un mosaico dell’anima fatto di desideri, paure, sogni e speranze. Le sensazioni sono libere di esprimersi in tutta la loro purezza, senza dover sottostare all’intransigenza della razionalità.
Nella seconda parte i pensieri si soffermano sulle impressioni suscitate dal mondo esterno, percepito come pieno di meraviglie e contraddizioni. La presenza degli elementi naturali in particolare rappresenta un’occasione per riflettere sulla realtà circostante e, allo stesso tempo, sulle proprie emozioni.
La terza e ultima sezione è immersa in un’atmosfera onirica, in cui elementi del quotidiano si intersecano con immagini e personaggi dai contorni fiabeschi. Ci si addentra negli strati più reconditi della coscienza, dove il confine tra fantastico e reale è labile e indefinito.
Da un guscio nasce un canto: il tempo del racconto
I continui richiami all’infanzia, culla di una nostalgia che permea l’intera raccolta, mantengono intatto quel bisogno profondo e intenso, tipico della giovinezza, di approcciarsi al mondo con incrollabile fiducia.
Da questo volgere lo sguardo indietro a ciò che si è stati, a un’innocenza mai del tutto perduta, emerge la ferma volontà di non lasciarsi alle spalle il proprio io più autentico e di “non partecipare quotidianamente alla folle corsa / verso il niente” a cui l’esistenza sembra ridursi giorno dopo giorno.
Quella del ricordo diventa una dimensione parallela al presente, una sorta di baluardo di resistenza all’amarezza della vita; si popola di volti cari che “ancora pungono il cuore”, di profumi consolatori e abbracci pieni di tenerezza.
Da un guscio nasce un canto: ritorno all’Io autentico
La natura dei rapporti umani viene scandagliata nelle sue varie declinazioni, in un misto di sensazioni che a volte appaiono quasi dicotomiche. In questo confronto, infatti, sembrano esserci in egual misura timore e attrazione: “Io e gli altri / siamo due rette parallele / che incrocio di nascosto“.
Tramite questo continuo incontro-scontro con l’alterità che la circonda, l’autrice delinea progressivamente i contorni della propria identità. Ricorrente è l’immagine della cicala, che ad un certo punto subentra all’Io vero e proprio, a simboleggiare il desiderio di lasciarsi alle spalle una pelle ormai logora in favore di una prospettiva fresca e vitale.
‘Da un guscio nasce un canto’ è dunque un inno al coraggio di essere autentici, un invito a cercare e a cercarsi. Molte sono le fasi trasformative da affrontare, ma ad ogni nuovo ciclo si rinnova la speranza del cambiamento, che è l’essenza stessa della possibilità e della vita.
Sophia Dalla Costa
Biografia
Esuvia di cicala è nata a Milano nel 1980. Ha una laurea in Economia e commercio e lavora in banca.
Da un guscio nasce un canto
Esuvia di cicala
Editore Aletheia
Collana
Genere Poesia
Anno 2023
Pagine 84