In scena al teatro Petrolini di Roma, il sempre bravo Marco Zordan racconta le disavventure di un verace netturbino attraverso un simpaticissimo monologo scritto da Riccardo Massaro; in gara nell’edizione 2023 del festival Comic Off, ‘Giacche arancioni e manici di scopa’ alza il sipario sulle tante contraddizioni dell’azienda che nella capitale controlla la nettezza urbana: l’AMA
Un simpatico operatore ecologico dell’AMA, l’azienda che a Roma si occupa, o dovrebbe occuparsi, della nettezza urbana, racconta a un gruppo di cittadini cosa vuol dire lavorare per quella controversa società; il risoluto ragazzo, rivolgendosi alla propria platea con un romanesco genuino e incisivo, racconta i pregi e i difetti del proprio mestiere, cercando di far capire che non tutti i pregiudizi verso l’AMA hanno un fondamento.
Anche nel caso di ‘Giacche arancioni e manici di scopa’, Marco Zordan riesce a intrattenere il pubblico del teatro Petrolini con un lavoro accattivante e insolito arricchito dalla sua sempre eccezionale recitazione.
Il monologo/sfogo portato in scena da questo netturbino, o operatore ecologico, come ormai da anni viene indicato quel lavoro, mostra una realtà molto più complessa di quello che sembra.
Essere alle dipendenze di un’azienda che si occupa della nettezza urbana di una città grande, come Roma, comporta una non indifferente dose di frustrazione che non è legata soltanto al poco riconoscimento dato a quel mestiere, ma soprattutto al preconcetto portato avanti con prepotenza dagli abitanti.
Giacche arancioni e manici di scopa: teatro civile
Nel caso di Roma è palese come l’AMA non sia mai all’altezza del prestigio e dell’importanza della capitale d’Italia; il monologo cerca di chiarire come al di là delle mancanze degli operatori ecologici, colpa di dello stato in cui versa la nostra città e anche dei cittadini stessi.
Attraverso una serie di battute ficcanti, ma anche molto significative, lo spettacolo, che senza dubbio parteggia non poco per la tanto odiata AMA, apre gli occhi di chi assiste su quello che è un sistema che andrebbe completamente riformulato e nel quale gli ultimi elementi, cioè proprio gli spazzini, non hanno modo di intervenire.
Il risultato del testo è un lavoro teatrale di buona qualità che grazie al sempre gran talento di Marco Zordan, e con le godibili battute inventate dall’autore Riccardo Massaro, intrattiene con leggerezza per un’ora tutta la platea e la porta ad abbandonare la sala con uno spirito civile meno arrabbiato e più consapevole.
Gabriele Amoroso
Teatro Petrolini
14 e 15 settembre
Giacche arancioni e manici di scopa
di Riccardo Massaro
con Marco Zordan