In scena presso il teatro Cometa Off di Roma fino al 3 dicembre, ‘Barbablù’ rielabora la storia del sadico protagonista dell’omonima fiaba di Charles Perrault. In scena il bravissimo Edoardo Frullini, il quale dà vita a un personaggio tanto perverso quanto affascinante così come l’originale Barbablù, l’uomo che uccise sei delle sue sette mogli
Un giovane uomo, il cui nome è presumibilmente Jim, narra attraverso un chiaro ma angosciante monologo il suo rapporto con l’altro sesso. Jim è un predatore, intelligente e crudele, che forte del proprio fascino riesce a conquistare donne di ogni età sulle quali sfoga in seguito tutto il proprio sadismo con rapporti sessuali brutali e violenti. Per i più svariati motivi, nessuna di quelle donne riesce a ribellarsi a Jim, aumentando così il suo delirio di onnipotenza e di maschilismo.
‘Barbablù’ è un testo che si inserisce senza incongruenze nella nostra contemporaneità, è infatti la violenza di genere, un fenomeno sempre troppo presente nelle nostre cronache. il contesto nel quale il copione prende vita.
I soprusi sulle donne raccontati nella trama sono i più estremi: stupri, torture, degradazioni, omicidi, e per quanto nella finzione scenica tutto questo sia raccontato con una certa retorica e un linguaggio ricercato, la sostanza resta, tristemente, la stessa.
Nella messinscena viene sottolineata con veemenza la differenza tra uomo e donna nel loro essere maschi e femmine e nei modi in cui un uomo, sessualmente, con una facilità che una donna neppure può immaginare, riesce ad abusare di lei.
Dettagli e sfumature del testo
L’opera porta la firma di Hattie Naylor e che il lavoro sia scritto da una donna è chiaro già dalle prime battute: il copione è ricco di dettagli e sfumature che un uomo difficilmente riesce a cogliere e che soprattutto mostrano una sensibilità, nascosta tra le righe, che contribuisce a conferire all’opera un’anima ancora più oscura.
La regia di Giulia Paoletti non si perde in costruzioni troppo movimentate ma si limita a un uso suggestivo delle luci che esaltano la prestazione del perfetto protagonista: Edoardo Frullini.
Barbablù: Frullini è perfetto
L’attore ha un’ottima presenza scenica e interpreta il monologo con una un trasporto evidente e un’immedesimazione molto evocativa che, uniti a un energico talento, lo portano a sostenere tutto il lavoro trasformandolo in un ottimo spettacolo.
Frullini è un bravissimo interprete che nel caso di questo ‘Barbablù’ riesce a impersonare una serie di tinte inquietanti e affascinanti allo stesso tempo, facendole arrivano al pubblico con immediatezza e precisione grazie anche a una fisionomia tagliente ed esteticamente piacevole.
‘Barbablù’ è un lavoro carico di passaggi interessanti e suggestivi che trovano la loro espressione migliore nelle battute finali con le quali Edoardo Frullini recita un breve insieme di dichiarazioni sul rapporto tra uomo e donna che, per quanto siano umilianti da un lato e preoccupanti dall’altro, convincono il pubblico che, probabilmente, sono anche vere.
Gabriele Amoroso
Foto: Francesco Bondi
Teatro Cometa Off
dal 28 novembre al 3 dicembre
Barbablù
di Hattie Naylor
Traduzione Monica Capuani
Regia Giulia Paoletti
con Edoardo Frullini
Luci Filippo Boschetti e Giulio Camporesi
Scene Davide Tagliaferri