In scena presso il teatro Ambra Jovinelli di Roma fino al 17 dicembre, ‘Il delitto di via dell’Orsina’ è un classico del vaudeville francese. L’opera, firmata da Eugène-Marin Labiche e diretta da Andrée Ruth Shammah, vanta le formidabili interpretazioni di Massimo Dapporto e Antonello Fassari e subisce un opportuno e riuscito adattamento per le scene italiane
Il simpatico e benestante Oscar Zancopè, dopo una notte di bagordi, si risveglia nel proprio letto in compagnia di un altro uomo, il rozzo e volgare Mistenghi; si scopre in breve che quest’ultimo è un vecchio compagno di scuola del padrone di casa. Nel corso della mattinata e dopo aver ascoltato una notizia pubblicata sul quotidiano, letta dalla moglie di Oscar, i due uomini si convincono di essere gli autori di un crimine terribile: l’uccisione e la mutilazione di una donna. Presi dal panico, Zancopè e Mistenghi faranno di tutto per nascondere le prove di quell’omicidio.
In questa versione di ‘Il delitto di via dell’Orsina’, una delle opere più conosciute e divertenti del maestro Eugène-Marin Labiche, la Parigi di fine Ottocento diventa Roma nell’immediato dopoguerra, senza perdere smalto né atmosfere brillanti, così come resta invariata la critica a una parte ben precisa della borghesia e alla tendenza alla menzogna tipica dell’uomo medio.
Il vaudeville dal ritmo vivace
La modifica apportata con il fedele adattamento di Andrée Ruth Shammah, che cura anche la regia, non crea nessun disturbo alla trama ma contribuisce ad avvicinarla poco di più alla sensibilità del pubblico italiano, permettendogli così di godere totalmente della comicità del lavoro.
‘Il delitto di via dell’Orsina’ è un esempio perfetto di vaudeville, di conseguenza il copione è ricco di battute, equivoci e canzoni che, insieme, fanno dello spettacolo una rappresentazione colma di risate e musica.
La dinamica regia della Shammah tiene sotto controllo tutti quegli elementi allestendo una serie di scene movimentate e spumeggianti che donano alla rappresentazione un ritmo vivacissimo.
Il delitto di via dell’Orsina: lodi al cast
Nella messiscena, come era facile aspettarsi, sono formidabili sia Massimo Dapporto sia Antonello Fassari: i due protagonisti possiedono una vis comica invidiabile, un’ottima capacità nel canto e tutto il magnifico talento che il pubblico già conosce da anni.
I due attori sono bravissimi nel conferire ai personaggi di Zancopè e Mistenghi quelle tinte tipiche dell’uomo medio che, resosi conto delle proprie malefatte, ne inventa di tutti colori per nascondere le prove delle sue azioni.
È altrettanto valido il resto del cast che fornisce il supporto ideale a tutte le azioni dell’opera, creando un gruppo di personaggi goliardici e fondamentali allo stesso tempo.
L’intreccio comico, la musica, le canzoni e i personaggi squinternati occupano con armonia l’ora e un quarto di rappresentazione e il pubblico, soddisfatto e divertito, lascia la sala con un sorriso sardonico sul viso.
Gabriele Amoroso
Foto: Francesco Bozzo
Teatro Ambra Jovinelli
dal 6 al 17 dicembre
Il delitto di via dell’Orsina
di Eugène-Marin Labiche
Traduzione Andrée Ruth Shammah e Giorgio Melazzi
Adattamento e regia Andrée Ruth Shammah
con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella e Luca Cesa-Bianchi
Musiche Alessandro Nidi
Scene Margherita Palli
Costumi Nicoletta Ceccolini
Luci Camilla Piccioni
Produzione Teatro Franco Parenti, Fondazione Teatro della Toscana