Nella raccolta ‘La religione della bellezza’, edita da peQuod, Ilaria Giovinazzo è alla ricerca dell’armonia nell’universo, un processo che richiede ascolto, pazienza e maturità, oltre che accettazione di sé e degli altri
Accostandosi alla silloge di Ilaria Giovinazzo ‘La religione della bellezza’ edita da peQuod, un’eco si fa persistente nella memoria e nasce spontaneo un riferimento a La religione del mio tempo di Pier Paolo Pasolini, libro uscito nel 1961, anno in cui il poeta e intellettuale friulano afferma con i suoi testi la latente omologazione al neo-capitalismo.
C’è sempre stata infatti in Pasolini una sorta di rivendicazione dell’esistenza del sacro, una ricerca quasi ossessiva della bellezza in ogni forma di vita.
Ed è questo il punto di contatto con la poesia di Ilaria Giovinazzo che, seppur lontana per scelte stilistiche e immagini e rimandi al trattato di estetica morale dello scrittore e pittore britannico John Ruskin, ha comunque dei richiami pasoliniani legati alla scarnificazione del verso, alla necessaria essenzialità.
Un viaggio in tre dimensioni
Ci troviamo di fronte a tre sezioni della raccolta: nuvole, ombre, luce. È un viaggio in versi che l’autrice fa compiere al lettore, tre step o meglio tre dimensioni a cui accedere per poter raggiungere un equilibrio interiore che diffonda serenità, bellezza, sintonia con il cosmo.
Utilissima la postfazione di David La Mantia che sottolinea: “La poesia è lo strumento per rendersi liberi, per rovesciare una realtà faticosa o inaccettabile, per superare le costrizioni”.
La religione della bellezza: via il superfluo
Le poesie della Giovinazzo sono prevalentemente brevi, lontane da tecnicismi o ermetismi, c’è urgenza di togliere il superfluo, voglia di esprimersi con quanto basta per essere concreti, veri: “Non sono poeta da salotto/preferisco bivaccare nell’imperfezione del fiato”.
L’autrice prende le distanze da chi sale in cattedra o frequenta i salotti culturali esclusivi o di tendenza, preferisce essere poeta attivista che si muove tra chi non ha voce, a fianco degli ultimi, degli esclusi o emarginati.
La vita diventa a volte meschina, non si è sempre pronti ad affrontare le nuvole, capita di essere impreparati, ma si può imparare a contrastare le avversità senza perdere fiducia, senza allontanare la bellezza.
Dalle nuvole alle ombre alla luce
Dalle nuvole si passa a uno stadio intermedio, le ombre sono infatti un limbo poetico, dove la riflessione porta a cercare il senso delle cose, tra una solitudine sospesa e “le abitudini nascoste sotto il piatto”.
Non bisogna dimenticare che per Jung l’ombra simboleggia l’altro lato del nostro io che, sebbene invisibile, è inseparabile da noi e ci fa apparire vivi, così come le ombre fanno apparire plastica una figura che altrimenti apparirebbe piatta.
Questa sospensione, l’essere appesi ad un filo, emana uno stato di caos interiore, si respira tensione, inquietudine, rabbia, fino a quando non si arriva a una rottura, un tempo di mutazione e trasformazione.
Dopo un lungo e faticoso percorso si giunge alla luce. Ed è lì che si compie la bellezza più assoluta, nella consapevolezza di voler aver cura di sé e delle cose.
La poesia in ‘La religione della bellezza’ si trasforma in meditazione sulla luce, in canto armonioso verso l’universo. Occorre dare ascolto alla parola, alla forza del verso per lasciarsi afferrare dalla libertà.
Michela Zanarella
Biografia
Ilaria Giovinazzo nasce a Roma nel 1979. Laureata in Lettere, nel 1999 vince il premio Segnalazione speciale della Giuria al concorso europeo di poesia e narrativa “Massimo Grillandi”. Ha pubblicato i seguenti romanzi “Anime perdute” (Effedue, 2001), “Non posso lasciarti andar via” (Prospettiva, 2005), “Donne del destino” (Besa, 2007) e le raccolte poetiche “Come un fiore di loto” (Ensemble, 2020) e “La simmetria dei corpi” (Ensemble, 2021).
Le sue poesie inoltre sono state pubblicate su riviste specializzate e blog (De sur a sur, Atelier, Metaphorica, Transiti Poetici, La Bottega della Poesia de La Repubblica, Centro cultural Tina Modotti).
Con “Fuorilinea” nel 2022 pubblica il libro illustrato per bambini “Life. 10 cose importanti”, mentre nel 2023 cura la plaquette, edita da Ensemble, dell’evento “Sinfonie Poetiche. Concerto per corde e fiati” da lei concepito e diretto. Attualmente vive e lavora tra le colline sabine.
La religione della bellezza
Ilaria Giovinazzo
Edizioni peQuod
Collana Rive
Genere Poesia
Anno 2023
Pagine 109