‘Alba e ciambelle’, edito da Gagio Edizioni, è il riassunto che Francesco Bergamasco fa di un intero anno trascorso in viaggio tra diversi continenti. Non c’è una vera trama, solo descrizioni (e fotografie) di luoghi, di esperienze e di emozioni. Tra profondità e leggerezza, tra autoironia e autoscoperta, è una lettura che ispirerà chiunque sogni un’avventura in solitaria
“Il paese e i parenti tendono a farti rimanere in una bolla dove tutto va bene, una bolla che si trasforma nella mitica comfort zone. Nasce una paura inconscia di affrontare l’esterno, di rischiare, di mettersi in gioco. Perché fino a che si rimane nei confini niente di male può succedere. A molti che vivono in situazioni problematiche, con relazioni di parentela o amicizia traumatiche, le mie parole potranno suonare strane: probabilmente darebbero tutto per trovarsi nella sicurezza in cui mi trovavo io e dalla quale ho cercato di scappare. Capisco questo desiderio.”
Ventott’anni, di cui otto trascorsi a lavorare in ufficio. Un contratto a tempo indeterminato, una famiglia unita, una solida compagnia di amici, una passione per il calcio. Francesco Bergamasco è un giovane piemontese la cui vita procede serenamente, senza troppi drammi. Eppure, a un certo punto, inizia a farsi strada in lui un pensiero martellante.
Cambiare. Vita, città, abitudini. Lo assale il ricordo di una ragazza conosciuta a Spalato anni prima, mentre lui era in città per una partita di calcio. Viaggiava da sola, e aveva un approccio al mondo e all’esistenza che lo aveva affascinato.
Tra dire e il fare c’è di mezzo il mare, però: in questo caso, l’Oceano Atlantico. Francesco lo sorvola durante un primo viaggio in solitaria a New York, che riesce a concedersi durante le ferie natalizie.
È un banco di prova, per lui: vuole vedere se riuscirà a cavarsela e se, una volta tornato, la smania di mutare gli sarà perlomeno diminuita. Quando però la commessa di un bar, di fronte al suo tentativo di ordinare un’orange juice, fa difficoltà a capirlo, perché negli Stati Uniti nessuno dice orange juice bensì OJ, lui ha un’epifania che lo conduce a una decisione definitiva.
“Non basta studiare, non basta la teoria. Senza la pratica non si impara. A meno che non si scelga di rimanere nel proprio cortiletto a vita, bisogna far viaggiare la mente. Eccola la gocciolina che ha fatto traboccare il vaso, una gocciolina di spremuta. Anzi, di OJ.”
Un biglietto di sola andata verso nuove consapevolezze
Tornato in Italia, Francesco si licenzia. Ha abbastanza soldi per mantenersi per un anno, e alcune parenti che vivono in Australia. La prima tappa, pertanto, sarà Sydney.
Non ci rimarrà a lungo tuttavia, non vuole passare da una comfort zone a un’altra. Sydney sarà solo la casa base, il posto nel mondo in cui tornerà quando dovrà organizzare il viaggio seguente.
Australia, Nuova Zelanda, Vietnam, Cambogia, Thailandia, Giappone: nel giro di un anno, l’autore visita tutti questi luoghi. E, nel giro di 180 pagine, i lettori scoprono panorami, tradizioni, cibi tipici insieme a lui, attraverso le sue parole, ma non solo.
Infatti, il libro contiene moltissime fotografie che Francesco ha scattato durante il suo viaggio (e che ha postato anche sul suo account Instagram), le quali affiancano il testo e rendono il racconto più tangibile, più evocativo.
A completare l’opera, citazioni e frasi di canzoni che hanno ispirato l’autore, il quale cerca a sua volta di fare proprio questo: spronare chi legge a prendere coraggio, a compiere il salto nel vuoto che lui stesso, per molti anni, non è riuscito a fare.
Rimpiange di aver perso tempo e, più volte, esprime la sua frustrazione per aver scoperto tardi tutte le cose di cui solo il suo viaggio lo ha reso consapevole. Sono cose che riguardano se stesso e le altre persone, ma anche, semplicemente, cose che ha potuto vedere una mattina su una spiaggia australiana, facendo una colazione a base di ciambelle.
“Così magari per la prima volta facciamo la conoscenza dell’alba. O meglio, la conosciamo in maniera più intima. La sorella minore del tramonto, che per tanti anni ignoriamo preferendo la compagnia del fratello maggiore e solo con una certa maturità cominciamo ad apprezzare. Sembra la più classica delle storie d’amore. Il tuo migliore amico ha una sorella che un po’ ti fa il filo, ma è ancora troppo giovane e tu troppo immaturo per rovinare sia un possibile bel rapporto che una solida amicizia. Così passano gli anni e una sera, nel corso di una rimpatriata con gli amici d’infanzia, vi rivedete. Vi accorgete che la scintilla non si è spenta. Suo fratello, il tuo migliore amico, capisce al volo e ti dà un cenno di intesa. Siete entrambi maturati e pronti a vivere la vostra storia.”
Alba e ciambelle: cambiare la propria vita senza prendersi troppo sul serio
Non solo descrizioni di luoghi da favola e frasi poetiche, però. Francesco Bergamasco ricorre spesso all’ironia e all’autoironia, e ciò fa sì che la lettura sia piacevole e leggera.
“Due settimane lì e mi era cresciuta una strana sagoma rotonda sotto la maglietta, pancetta mi sembra si chiami (che comunque le basse condizioni igieniche della Cambogia hanno svuotato rapidamente, ma questo è un altro discorso che non farò per pudore).”
Il tono informale, unito al fatto che l’autore si rivolga direttamente a chi legge tramite l’utilizzo della seconda persona singolare, accorcia le distanze e restituisce l’immagine di una persona amichevole, sebbene talvolta si possa non condividerne le visioni.
Potrebbe per esempio creare dissenso la sua riflessione sul Vaticano, anche se non è il caso di chi scrive questa recensione; oppure, potrebbero risultare autoreferenziali alcuni paragoni con altri tipi di viaggiatori, quelli che passano “giornate intere a far niente nell’ostello”.
Tuttavia, è normale che sia così: è un‘autobiografia in piena regola, praticamente un diario privato reso pubblico, con considerazioni dell’autore, foto dell’autore, riguardante un anno speciale della vita dello stesso Francesco.
Del quale, però, non è per niente geloso: anzi, il suo desiderio è che quante più persone possano trarre spunto dalla sua esperienza. E, per chiunque abbia pensato almeno una volta di lasciare tutto e partire, sarà senz’altro così.
Eva Maria Vianello
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Alba e ciambelle
Francesco Bergamasco
Edizioni Gagio Edizioni
Collana
Genere Narrativa e racconti
Anno 2023
Pagine 180