Li Jia
“Per me le cose più importanti da insegnare agli studenti sono la tecnica e l’interpretazione. Sono infatti specializzata nell’insegnamento della tecnica e dell’espressione musicale: una tecnica eccezionale può donare alle persone molta ispirazione per l’espressione musicale“
È un piacere presentarvi il Maestro Li Jia, cha abbiamo incontrato in vista della sua imminente Masterclass che si terrà a Roma i prossimi 23, 24 e 25 luglio, che si terrà all’interno del Festival Musicale delle Nazioni – Concerti del Tempietto.
Li Jia condivide con noi le sue esperienze e le lezioni apprese durante i suoi tour di concerti in Cina e Messico, offrendo preziose prospettive sul suo approccio all’insegnamento e alla performance.
Inoltre, rivela i suoi progetti futuri e le collaborazioni pianificate per il 2024 e oltre, fornendo un’interessante panoramica del suo ruolo come “Artista internazionale per la Pace” e membro del “Council of provincial people’s association for friendship with foreigner countries”.
Un’occasione unica per conoscere da vicino l’affascinante mondo musicale del Maestro Li Jia.
Li Jia, ci parla delle sue esperienze e delle lezioni apprese durante i suoi concerti nelle principali capitali delle province della Cina e in Messico?
“Ho suonato a Pechino, Shanghai, Nanchino (la mia città), Fuzhou, Quanzhou, Fuan, Chongqing, Wenzhou, ecc. in Cina e a Città del Messico, Guanajuato, Veracruz, Puebla, ecc. in Messico, dove tornerò quest’estate. Amo veramente il pubblico messicano che si rivela sempre entusiasta: dopo i miei concerti, infatti, molti spettatori mi scrivono su Instagram, Facebook o via e-mail. In Cina, invece, vivo sempre belle esperienze, i miei fan mi amano, mi sostengono costantemente; anche quando di solito vengo in Europa continuano a incoraggiarmi e scrivono spesso nei miei gruppi sui social media cinesi.”
Come si prepara per una performance e quali sono le sue tecniche per affrontare lo stress e la pressione delle esibizioni dal vivo?
“Suono molto il pianoforte, di conseguenza faccio del mio meglio per trovare tempo per esercitarmi. A volte studio anche otto ore al giorno, altre invece posso esercitarmi solo per un’ora. Riguardo all’ansia, quando la percepisco, cerco di battere il ritmo con i piedi per superare il ritmo accelerato causato dalla forte emozione.”
Come si relaziona con il pubblico durante le sue esibizioni e come cerca di trasmettere la sua passione per la musica?
“Non ho mai pensato a questo aspetto, perché ritengo che ciò a cui dovrei badare sia come spiegare la mia musica e me stessa. Quello a cui il pubblico tiene, è come si sente riguardo alla mia musica.”
In che modo la sua esperienza come giudice in concorsi internazionali di musica ha influenzato il suo approccio all’insegnamento e alla performance?
“In realtà, come pianista da concerto, imparare è per me una costante, non smetto mai di apprendere. Quando di solito presenzio alle giurie dei concorsi musicali internazionali traggo molta ispirazione. Molti dei partecipanti, a volte, sono giovanissimi, anche sotto i 10 anni, ma la loro interpretazione della tecnica e dello stile è completamente naturale, quindi in quel momento ricevo da loro molti stimoli. Capisco inoltre quanto siano straordinari i talenti di oggi, pertanto cerco di insegnare ai miei studenti il modo migliore per far emergere il loro talento.”
Quali sono i compositori e le opere che preferisce eseguire e perché?
“Fryderyck Chopin. Tutti i suoi Notturni e il ‘Concerto per pianoforte n. 2’., poiché riesco a trovare me stessa attraverso la sua musica, è come se avessi una profonda connessione spirituale con la sua musica.”
In che modo la sua esperienza come “Artista internazionale per la Pace” e membro del “Council of provincial people’s association for friendship with foreigner countries” ha influenzato la sua visione della musica e del suo ruolo nella società?
“Mi interesso sempre di promuovere la pace, per questo in futuro ho in programma di creare la mia fondazione per la pace. Mi piace anche stringere buone amicizie con musicisti di diversi paesi e sono molto desiderosa di presentare eccellenti musicisti che vorrei si esibissero in Cina. Ad esempio, attualmente sto lavorando affinché il grande direttore spagnolo Francisco Maestre possa esibirsi nel mio Paese.”
Quali sono per lei i principi fondamentali-guida che la ispirano durante le sue lezioni e Masterclass, e quali le aree di competenza in cui lei si specializza e in cui i musicisti possono aspettarsi di migliorare durante le sue lezioni?
“Pe me le cose più importanti da insegnare agli studenti sono la tecnica e l’interpretazione. Sono infatti specializzata nell’insegnamento della tecnica e dell’espressione musicale, in particolare di Franz Liszt e Chopin. Ritengo infine che una tecnica eccezionale può donare alle persone molta ispirazione per l’espressione musicale.”
In che modo la sua esperienza come concertista internazionale influenza il suo approccio all’insegnamento e alla formazione dei musicisti?
“Prima dei concerti, chiaramente, preparo i brani da suonare al fine di eseguirli in modo impeccabile, infatti, durante i concerti acquisisco sempre più abilità nel suonare il pianoforte. Ho sempre attribuito grande importanza all’addestramento tecnico che cerco di restituire ai miei studenti con professionalità, poiché penso che una tecnica potente supporti l’esecuzione fluida di ogni esibizione.”
Quali sono le tecniche e gli esercizi che utilizza per aiutare i musicisti a migliorare la loro tecnica, interpretazione e performance?
“La scelta dipende dal loro livello. Per esempio, per gli studenti più giovani trovo adatti Czerny 849, 740, 299 oppure alcuni esercizi di ottave come anche la pratica di frasi passive. Al contrario, per far allenare gli studenti di livello più avanzato, scelgo alcune frasi passive prese da diversi repertori. Per tutti i livelli suggerisco a tutti gli studenti di praticare i principi razionali della tecnica pianistica di Alfred Cortot.”
Cosa consiglia e suggerisce ai musicisti che desiderano migliorare la loro preparazione per le competizioni e le audizioni
“Se riescono a padroneggiare tutte le abilità che si trovano nel libro di Alfred Cortot e di conseguenza a far emergere la loro interpretazione musicale, saranno apprezzati dai giudici e dal pubblico.”
Come si adatta alle esigenze individuali dei musicisti durante le sue lezioni e Masterclass?
“Penso di poter rispondere a ogni loro esigenza e dunque insegnare loro praticamente tutto ciò desiderano imparare.”
Quali sono le sue aspettative per i musicisti che partecipano alla sua Masterclass e come li incoraggia a superare le sfide e a raggiungere il loro pieno potenziale?
“Spero che tutti loro possano trovare l’equilibrio tra lo spiegare ciò che il compositore originale intende esprimere con la sua musica e ‘raccontare loro stessi’, nonché imparare a utilizzare diverse tecniche per creare interpretazioni diverse ed esclusive.”
In che modo la sua esperienza come giudice in concorsi internazionali di musica influenza il suo approccio all’insegnamento e alla valutazione delle performance?
“Il fatto di essere giudice in competizioni internazionali mi ha permesso di conoscere la diversità degli stili di esecuzione e reputo che tutte le idee musicali meritano di essere ascoltate. Pertanto, in qualità di professoressa, ciò che devo fare è prima di tutto è rispettare le idee musicali degli studenti e poi insegnare loro le tecniche appropriate per aiutarli a ‘esprimere le proprie idee musicali’ nella musica in modo migliore .”
Durante la sua carriera in veste di insegnante qualche suo studente ha ottenuto dei successi e in che modo lei ha contribuito al loro sviluppo musicale?
“Ho una studentessa di 12 anni, Yahan Xu , la quale ha vinto un premio in un concorso musicale internazionale svizzero dopo aver studiato pianoforte per solo un anno. Quando ha iniziato a suonare il pianoforte (a 10 anni), ho notato che le funzioni delle sue dita erano adatte a movimenti veloci e flessibili, quindi l’ho allenata a praticare esercizi veloci per le dita e a entrare rapidamente in contatto con la sonata di Scarlatti, il Czerny 299 e gli studi di Moskovsky, il che ha reso le sue dita molto flessibili. Perciò penso che sia molto importante comprendere le funzioni delle dita degli studenti e scegliere una direzione di apprendimento adatta a esse.”
Quali sono i suoi progetti futuri, le collaborazioni pianificate per il 2024 e oltre e per la sua Masterclass?
“Mi esibirò di nuovo a Roma e in altre città come Sorrento, ed anche in Spagna, per poi andare a Vienna, dove collaborerò nuovamente con il ‘Vienna Beethoven Conservatory’ nell’inverno 2024 e nell’estate 2025 per la Masterclass. Successivamente farò di nuovo un tour concertistico in Messico e in Cina, per l’esattezza, nell’inverno 2024“
Come i musicisti e fan possono rimanere aggiornati sulle opportunità di apprendimento?
“Troverete tutte le informazioni sul mio sito web: www.pianistlijia.com.”
Filippo Novalis
Ringraziamo il Maestro Li Jia per la sua disponibilità all’intervista.
È stato emozionante conoscere l’artista cinese che trasmette tutta l’intensità dell’oriente facendola fluire nelle sue parole e nella sua musica.
Buona musica a lei e alle sue studentesse e studenti!