In scena fino al 10 marzo presso il teatro Basilica di Roma, ‘La lezione’ è uno dei testi più rappresentativi del commediografo franco-rumeno Eugène Ionesco; scritto e rappresentato per la prima nel 1951, il lavoro è considerato uno dei capostipiti della corrente del teatro dell’assurdo e simboleggia anche un eloquente manifesto politico
In una non precisata città francese, un eruditissimo professore impartisce lezioni private a studenti che abbiano bisogno di rinforzare la propria cultura. Un giorno come tanti, al tavolo del professore siede per la prima volta una curiosa studentessa che cattura subito l’attenzione dello strampalato docente: in breve tempo però la lezione, iniziata in un’atmosfera da idillio, prende una piega inquietante e oscura quando la studentessa inizia a dimostrarsi gravemente impreparata.
‘La lezione’ è uno dei copioni che meglio rappresenta la poetica di Eugène Ionesco, il grandissimo commediografo franco-rumeno: l’opera dà inizio a una filosofia resa universalmente celebre dal collega Samuel Beckett e sceglie di mettere in scena situazioni paradossali che, tra le righe, raccontano più di una verità.
Nel caso di questo testo, l’incredibile incontro fra un professore e la propria allieva diventa una chiara metafora della vita e dello spirito degli esseri umani successiva alle due guerre mondiali.
Lo spettacolo dunque, nella sua surreale anima iperbolica, diventa una rappresentazione tragicomica delle angosce, delle insensatezze, delle ipocrisie e del pessimismo che gran parte del mondo aveva avuto come sentimenti quotidiani fino a pochissimi anni prima della stesura dell’opera.
La lezione: Calenda al servizio di Ionesco
La versione in scena al teatro Basilica di Roma porta la prestigiosa regia di Antonio Calenda, un artista sempre più presente nella struttura capitolina, e si mostra al pubblico come uno spettacolo di qualità eccellente che riesce a rendere tutto il merito possibile a Ionesco.
Calenda infatti allestisce una messinscena secca, quasi piatta, grottesca ma ricca di spessore, servendosi principalmente del perfetto cast.
I tre attori impegnati sul palco, Nando Paone, Daniela Giovanetti e Valeria Almerighi, recitano con un talento grandissimo e in particolar modo Paone, il quale interpreta il ruolo del professore con una mimica facciale e un’esposizione delle battute In grado di creare un personaggio iconico e indimenticabile.
Per quanto il testo sia assurdo ed esasperato, ogni appassionato di teatro non può non amarlo e questo nuovo giro di repliche, diretto dal sempre eccezionale Calenda, appaga completamente il pubblico che sceglie di vedere uno spettacolo del genere proprio per il piacere di goderselo.
Gabriele Amoroso
Foto: Tommaso Le Pera
Teatro Basilica
dal 6 al 10 marzo
La lezione
di Eugène Ionesco
Regia Antonio Calenda
con Nando Paone, Daniela Giovanetti e Valeria Almerighi
Aiuto regia Alessandro Di Murro
Costumi Giulia Barcaroli
Disegno luci Luigi Della Monica
Musiche Germano Mazzocchetti
Scena Paola Castrignanò
Coproduzione Tradizione e Turismo – Centro Di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro, Teatro Stabile Del Friuli Venezia Giulia e Accademia Perduta Romagna Teatri