Alla II rassegna del Marconi Teatro Festival il mondo umano e quello animale sono messi a confronto attraverso dubbi e sentimenti. In scena troviamo Isadora la cagnetta (Silvana Biagini), Cristoforo il gatto (Paolo Pioppini), Carlo (Alessandro Demontis) e Maria Luisa (Monica Lugini), che formano un sarcastico quartetto
Ci troviamo all’interno di un appartamento. Il salotto è il centro della vicenda. Carlo e Maria Luisa hanno un cane e un gatto, i quali vengono fatti appunto vivere e parlare. Questo l’intento di Cristiano Censi, che desidera raccontare mediante il teatro le relazioni tra esseri umani e animali.
“A volte un gatto” infatti ci mette di fronte alle difficoltà di comunicare. I due animali si confidano, lasciando al pubblico la libera interpretazione delle differenze di vita tra un randagio e un animale che vive in casa. Mentre essi ascoltano ma non replicano, come le persone. I problemi della coppia sono evidenti e, il gatto e il cane sembrano appunto fare da tramite a Carlo e Maria Luisa.
Sebbene i registri della pièce siano ironici e azzeccati, la recitazione pecca. I toni di voce sono bassi, non lasciano comprendere alla perfezione le battute nella loro interezza e, infine, a volte si rischia di perdere il filo della narrazione. I ritmi della rappresentazione funzionerebbero di più se serrati, affinché dare energia e vigore alla stessa. Essa infatti è di per sé un’idea molto carina, che si avvicina alle classiche commedie inglesi.
Il testo contemporaneo, purtroppo, adotta termini non propriamente adatti ai bambini (alcuni di loro presenti in sala) e qualche ripetizione. Necessiterebbe dunque di qualchelimatura.
Insomma si mettono in discussione due mondi lontani ma accomunati dalle esigenze fisiche e di sesso: per donne e uomini diviene una libera scelta, al contrario, per gli animani capita di andare con chiunque, senza chiedere nulla in cambio.
Ci si chiede pertanto il perché si sta insieme, soprattutto quando non si ha nulla in comune. Per capire che non ci si conosce abbastanza? Per il cane e il gatto quindi è più semplice avere rapporti? E che siano loro a farci capire qualcosa in più di noi stessi?
I sentimenti facili sono messi alla prova all’interno di una storia che ha spunti interessanti. Peccato che i due attori che hanno interpretato Isadora e Cristoforo non abbiano lavorato abbastanza, con i loro corpi, sulle movenze classiche dei due animali. Tra i due spicca però Paolo Pioppini, gatto impetuoso e irrascibile. Riteniamo inoltre che il trucco avvrebbe coadiuvato e risaltato l’insieme arricchendolo di fantasia.
Annalisa Civitelli
Foto: Civitas Creativa
Teatro Marconi
II Rassegna Marconi Teatro Festival – Estate 2018
19 luglio
A volte un gatto
di Cristiano Censi
regia Luigi Pisani
con Silvana Biagini, Alessandro Demontis, Monica Lugini e Paolo Pioppini
aiuto regia Marco Manca
compagnia MUSE & MUSI