Lorenzo Balducci è uno dei protagonisti della rassegna “I solisti del teatro”, in scena ai Giardini della Filarmonica di Roma fino al prossimo 4 settembre; Balducci propone al pubblico ‘Allegro, non troppo’, un divertente monologo, già tutto esaurito lo scorso febbraio presso il teatro Off Off, sempre a Roma, nel quale viene descritta una prospettiva semiseria sulla comunità LGBTQ+
Questo del bravo Lorenzo Balducci è un indovinato progetto di stand up comedy sulla base delle rappresantazioni tuttora di grande successo in tutto il mondo anglosassone; l’interessante lavoro firmato da Riccardo Pechini e Mariano Lamberti racconta pregi e difetti, vizi e virtù, pregiudizi e dolori delle migliaia di uomini e donne che appartengono alla comunità LGBTQ+ italiana.
Lorenzo Balducci occupa il palcoscenico con grande disinvoltura ed è palese come sia lui il primo a divertirsi e a essere felice di essere lì.
Il monologo è pieno di ritmo e brio, tuttavia il fattore che maggiormente colpisce di ‘Allegro, non troppo’ è una natura particolarmente malinconica e sofferta che si scontra in maniera evidente con l’identità di stand up comedy che l’opera dichiara di avere.
Allegro, non troppo: luci e ombre di una comunità
Attraverso una forma che intrattiene con gusto e strappa qualche risata fragorosa, la sostanza del testo gira intorno a i soliti temi LGBTQ+, che sembrano quasi voler confermare quei pregiudizi che, pur non essendo offensivi, lasciano intendere come all’interno della comunità ci sia ancora un’impronta pesantissima di superficialità ed egoismo.
È chiaro però come il copione non si riduca a questo ma che anzi, con intelligenza, sottolinei come essere parte di quella comunità, ancora oggi, non sia affatto privo di difficoltà e sofferenze.
Nonostante ciò, la riuscita prestazione di Lorenzo Balducci rimarca con determinazione la necessità di vivere liberi rimanendo fedeli al proprio essere e non permettendo mai che un punto di vista esterno possa definire sbagliate o immorali le condotte di vita altrui.
Gabriele Amoroso
Giardini della Filarmonica
12 luglio
Allegro, non troppo