‘Amico mio’ è la storia di un’amicizia tra due tredicenni, Tom e Poni. Il singolare attaccamento di Tom nei confronti dell’amico è reso palese fin dall’inizio, tramite dialoghi che occupano intere pagine e che tuttavia sono ridotti ai minimi termini, spesso composti da una o due parole e ripetitivi. Ne risulta un romanzo al cui culmine si giunge in fretta, ma che trasmette durante tutta la lettura un senso di disagio, come se si avvertisse che qualcosa di brutto potrebbe accadere
“Poni si è abbassato. Dallo zaino ho recuperato un taglierino e gliel’ho messo davanti. Poni ha chiesto: «Cosa vuol dire?». Ho raccolto la fototessera con indice e pollice, e gliel’ho mostrata da vicino. «Puoi tagliarla?»“.
‘Amico mio’ di Gianmarco Perale, pubblicato da NN Editore, è un romanzo atipico. Lo è per via della tematica intorno alla quale si impernia la sua trama e lo è per lo stile di scrittura utilizzato dall’autore.
Quest’ultimo dà a uno dei protagonisti della storia il compito di raccontare in prima persona ciò che gli accade e che lo agita nel profondo. Si tratta di un sentimento di una forza tale da renderlo capace di azioni che sa che deluderanno chi lo circonda, ma che non può fare a meno di compiere.
Il personaggio in questione è Tommaso detto Tom, un tredicenne il cui punto di vista accompagna il lettore, il quale forse preferirebbe essere guidato da qualsiasi altro soggetto coinvolto in questa storia.
Infatti, con Tom non ci si sente al sicuro. Nonostante la sua giovane età, ha qualcosa di irrisolto e lo si percepisce fin dal principio, dal suo modo posato ed estremamente sintetico, privo di emozioni, di raccontare ciò che vive.
Per certi versi, la sua è la tipica vita di un tredicenne: qualche battibecco a casa con la madre, i pomeriggi a giocare a calcio sotto la guida dell’allenatore Luca, un migliore amico con cui condividere tutto.
Con Paride detto Poni, però, Tom condivide anche troppo. E quando un compagno di classe dei due, tale Leo Fosco, colpisce Poni sulla testa con un righello, la reazione di Tom consiste nel rompergli il naso e giurare a se stesso che proteggerà l’amico a ogni costo.
Perché secondo Tom, se c’è di mezzo Poni, il fine giustifica sempre i mezzi. Anche se questi potrebbero sembrare estremi.
La complessità dei sentimenti del protagonista
Anche la madre e l’allenatore di Tom capiscono che i sentimenti del ragazzo, a volte, annebbiano la sua razionalità. La prima, allora, lo porta a parlare con uno psicologo; l’altro, invece, si rende disponibile in prima persona ad affrontare con Tom qualsiasi discorso che potrebbe turbarlo.
Per il tredicenne, però, è difficile esporsi e ciò si percepisce a partire dalle conversazioni che intavola. Queste, riportate tra le pagine del romanzo, sembrano essere fin troppo lunghe e provocano irritazione in chi legge, perché quasi sempre portano a un nulla di fatto, almeno all’apparenza.
È frustrante perché sembra che Tom non riesca a capire, che chieda di continuo conferme: “Sei sicuro?”, “Puoi farlo?”, “Vuoi farlo?”, per due, tre, quattro volte in ogni dialogo che intraprende.
A loro volta, i suoi interlocutori sono costretti a ripetere “Sì” o “No” ancora e ancora prima di riuscire a chiudere il discorso. Così, tra un’affermazione e una negazione ripetute all’infinito, al lettore sembra che le pagine si stiano esaurendo e che non stia succedendo poi molto, ma che al contempo stia per succedere di tutto.
Perché chiunque, sia chi circonda Tom all’interno del suo mondo sia chi lo legge dall’esterno, vuole credere nella bontà dei suoi sentimenti, ma lui li rende difficili da interpretare, da tradurre.
È complicato anche per il papà di Poni, Mimmo, che talvolta è un sostenitore dell’amicizia tra i due ragazzi e talvolta sembra sperare si allontanino almeno un po’. O almeno così la vede Tom che, di fronte a Mimmo che gli raccomanda di essere per il figlio un buon amico – e di provare a essere amici con tutti, anche con Leo Fosco, per evitare problemi – pensa subito:
“Mimmo non sapeva niente di Poni. Poni non voleva essere amico di Leo Fosco. Leo Fosco lo aveva colpito mentre Poni era di spalle, senza motivo, tutti testimoni […]. L’ha preso in testa, fortissimo, e non era pentito.”
Secondo Tom, neanche il padre di Poni saprebbe proteggerlo meglio di quanto potrebbe fare lui.
Amico mio e la scrittura straniante
A questo punto, è possibile ritenere che l’autore, scegliendo di adottare una scrittura spoglia e minimalista, abbia voluto mettere in pratica una sorta di straniamento, nel senso letterario del termine.
Ciò significa che la scelta di rendere Tom così pacato nonostante sia chiaro che qualcosa gli stia scatenando dentro, e di inscenare dialoghi talmente scarni e ripetitivi da indurre all’esasperazione, abbia il fine di restituire al lettore una percezione inedita e imprevedibile della realtà.
In questo caso, la realtà che tratta il romanzo è quella dell’ossessione, raccontata dal punto di vista di colui che è ossessionato: l’affetto morboso, che porta a comportamenti esasperanti, di un ragazzino verso il suo migliore amico.
Come detto all’inizio, è una tematica che concorre, insieme allo stile, a rendere l’opera di Perale atipica. Per questa ragione è difficile comprendere, una volta che si è giunti all’epilogo, cosa abbia lasciato una simile lettura. Se sia stata interessante, soddisfacente, se portasse con sé un messaggio di fondo o una morale.
Certo è che, se se ne esce così straniati, perplessi e in vena di simili riflessioni, leggere ‘Amico mio’ non è stato tempo perso. E che quei “Sì” e “No” e “Puoi?” a ripetizione probabilmente non sono stati messi nel testo del tutto a caso.
Eva Maria Vianello
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Biografia
Gianmarco Perale, classe 1988, vive fra Milano e Venezia. Ha frequentato la scuola di scrittura Belleville. Il suo romanzo d’esordio “Le cose di Benni” (Rizzoli, 2021) è stato finalista al Premio POP, al Premio Severino Cesari e nella cinquina finale del Premio Flaiano under 35. Ha lavorato con Walter Siti al podcast “Perché Pasolini?” realizzato da Chora Media. ‘Amico mio’ è il suo secondo romanzo.
Gianmarco Perale
Amico mio
Edizioni NN Editore
Collana La stagione
Genere Narrativa
Anno 2023
Pagine 204