In scena fino allo scorso 30 ottobre presso il teatro Basilica di Roma, ‘Amleto + die Fortinbrasmaschine’ è l’ennesimo incredibile lavoro di Roberto Latini che, in questa occasione, mette in scena una delle più celebri tragedie di William Shakespeare diventando egli stesso lo spettacolo
Nel 1977 il drammaturgo tedesco Heiner Muller portò in scena una singolare riscrittura di “Amleto” di William Shakespeare: “Hamletmaschine”. L’opera divise in due la critica del tempo rimanendo un lavoro difficile da sondare che apparentemente indagava il mondo degli intellettuali durante il comunismo.
Oggi Roberto Latini riscrive quella riscrittura riportando il copione originale nel suo contesto di nascita, il teatro.
Questo ‘Amleto + die Fortinbrasmaschine’ firmato dallo splendido Latini si presta a ben pochi commenti: per capire l’unicità dell’esibizione bisogna vederla.
La scrittura prevede la messa in scena di “Amleto” attraverso una suddivisione in pochi macrocapitoli che riassumono i passi più significativi della tragedia.
Latini, solo in scena, diventa monologo e dialogo e crea numerose suggestioni visive che trasformano la sintesi di “Amleto” in una nuova opera.
Amleto + die Fortinbrasmaschine: Roberto Latini è lo spettacolo
Roberto Latini dà dunque voce alla maggior parte dei protagonisti del testo shakespeariano (dallo stesso Amleto a Ofelia, da re Claudio a Polonio a, naturalmente, re Fortebraccio), riempiendo il lavoro di pathos, di vita, di morte e di teatro nel senso più sublime del termine.
Chi conosce l’interprete sa che i suoi spettacoli sono un’esperienza che trasporta il concetto di teatro verso una manifestazione che va sempre al di là della presenza di un’azione sul palcoscenico: Roberto Latini è egli stesso teatro; l’incredibile attore ama lavorare con la propria voce, col proprio corpo, con i costumi, con le magiche espressioni del suo viso, è lui stesso lo spettacolo.
‘Amleto + die Fortinbrasmaschine’ non è una pièce per tutti e forse neppure pretende di esserlo, ma chi riesce ad ascoltare oltre il linguaggio teatrale più canonico e immediato, capisce di trovarsi di fronte a una rappresentazione eccezionale nella quale nulla è lasciato al caso e anche l’ultimo dettaglio ha un significato profondissimo.
Gabriele Amoroso
Teatro Basilica
dal 27 al 30 ottobre
Amleto + die Fortinbrasmaschine
di Roberto Latini e Barbara Weigel
Regia Roberto Latini
con Roberto Latini
Luci e tecnica Max Mugnai
Musiche e suoni Gianluca Misiti
Scenografie Luca Baldini
Organizzazione Nicole Arbelli
Produzione Compagnia Lombardi-Tiezzi
in collaborazione con L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, ATER Circuito Regionale Multidisciplinare – Teatro Comunale Laura Betti