‘Amore sono un po’ incinta’, in scena al teatro de’ Servi capitolino dal 14 aprile al 1° maggio, è la nuova commedia di Marco Cavallaro che, dopo il successo del pluripremiato e dal numero record di repliche “That’s Amore”, torna a teatro in grande stile con una pièce spassosa, che fa riflettere sulle responsabilità e le gioie di mettere al mondo un figlio
Le gioie e i dolori che l’arrivo di un neonato comportano sono ben noti a tutti, ma cosa succede se dopo una folle notte, due sconosciuti si incontrano e diventano per sbaglio genitori?
La commedia scritta, diretta e interpretata da Marco Cavallaro, racconta del calo delle nascite e delle difficoltà di avere un figlio, superando i luoghi comuni e affrontando l’argomento con nonchalances, grazie a toni divertenti ed esuberanti.
Le vicende di Maurizio, interpretato da Cavallaro, un meccanico che lavora nella sua officina e non ha molto successo in amore, e Roberta, di cui Sara Valerio veste i panni, una donna in carriera alle prese con una vita sentimentale inesistente, scorrono fluide sul palco.
I due si incontrano per caso in discoteca e dopo una notte di passione, la loro vita cambierà per sempre.
Ad affiancare i protagonisti nelle loro avventure ci sono Armandino (Guido Goitre), collega di lavoro di Maurizio dall’appetito inarrestabile e Ugo (Antonio Conte), migliore amico gay di Roberta.
La maternità rappresentata con leggerezza
Gli attori sono assolutamente spontanei e in continuo movimento. Il cast infatti si muove intorno ad una scenografia in perenne evoluzione in cui tutto è mobile: gli ambienti che si susseguono sono accompagnati dall’apertura e dalla chiusura di porte, cartelli, o pannelli. È come una danza che gli attori ballano a ritmo di musica e a suon di battute.
A far da sottofondo alla rappresentazione, sin dall’inizio, c’è la scelta delle muscihe, che aprono e chiudono ogni sequenza e aggiungono un tocco vivace all’insieme.
Interviene inoltre la voce fuori campo della futura nascitura della strana coppia: interpretata dalla famosa doppiatrice italiana, Monica Ward, l’iconica voce di Lisa Simpson, personaggio del piccolo schermo della nota serie animata statunitense creata da Matt Groening: “I Simpson”, rende il tutto più brioso.
La regia è dinamica, eccentrica e frenetica, come la narrazione, che non si ferma mai, infatti gli attori sono mossi da ingranaggi invisibili e danno il giusto ritmo alla pièce.
Cavallaro fa di nuovo centro, creando uno spettacolo brillante e spiritoso, e al contempo profondo, che riflette e fa riflettere su un assunto delicato e molto discusso come quello della maternità, affrontando la tematica con leggerezza e spontaneità. Una commedia da vedere per trascorrere un po’ di tempo fuori dall’ordinario.
Zuleca Rienti
Foto: Valerio Faccini
Teatro de’ Servi
dal 14 aprile al 1° maggio
Amore sono un po’ incinta
di e con Marco Cavallaro
e con
Sara Valerio, Guido Goitre e Antonio Conte