Illusioni in costume
‘Anime Borboniche’ è un film scritto e diretto da Paolo Consorti e Guido Morra. La pellicola tratta il tema delle rievocazioni storiche e dei figuranti che interpretano i ruoli di aristocratici di epoche diverse. Da gennaio l’opera è disponibile su Amazon Prime Video
Nel film di animazione del 1997 “Anastasia”, la protagonista ritorna nel palazzo di famiglia e danza sulle note del brano “Quando viene dicembre”. A un certo punto, dai quadri escono i fantasmi delle persone che un tempo vivevano lì e il salone torna ad animarsi: il passato della ragazza e quello della Russia si intrecciano.
Anche ‘Anime borboniche’ parla di ricordi personali che si intersecano con quelli collettivi, ma non ha lo stesso impatto. Una coppia sposata deve raggiungere la Reggia di Caserta per una rievocazione storica. Durante il viaggio però, la donna lascia incredibilmente il marito a piedi in una discarica. L’uomo, vestito da cocchiere borbonico, avrà incontri inusuali.
Nella Reggia di Caserta, insieme ai comuni turisti, si aggirano dei figuranti che dovrebbero eseguire performance e presenziare ad altri eventi culturali per rilanciare e tenere alta la fama del luogo.
In realtà tutti gironzolano per i saloni tra stucchi e marmi senza capire cosa fare esattamente. Il direttore della compagnia teatrale è assente e il segretario si limita a dare ordini generici per rispettare in ogni caso la tabella di marcia.
In parallelo Vincenzo (Ernesto Mahieux) cerca in tutti in modi di raggiungere il luogo di lavoro incamminandosi tra sentieri impervi e facendosi aiutare da chi incontra. La moglie Lucia (Susy Del Giudice) tenta di fuggire da una realtà che le sta stretta come il corsetto che indossa.
Attraverso molti campi lunghi e musiche malinconiche, Paolo Consorti e Guido Morra ci mostrano due tipi di memoria: l’una storica evocata dai figuranti e dai loro costumi, l’altra personale, che riguarda i due protagonisti.
La prima è solo illusoria in quanto la dinastia dei Borboni ormai non esiste più e gli abiti e le parrucche sono solo orpelli polverosi. La seconda invece, proprio perché ci appartiene ed è vissuta, ci fa andare avanti, ci fa riflettere e tenere strette a noi le persone che amiamo veramente.
Il racconto dunque si dipana su due piani narrativi differenti e qui Ernesto Mahieux è forse l’unico personaggio che conserva una vena a tratti comica e ogni tanto cerca di alleggerire la situazione. Sebbene poi l’attore si scontri con altri soggetti, che lo aiutano a comprendere meglio il suo cammino, la trama non prende piede: sembra un coacervo di idee non ben amalgamate tra loro e senza un intreccio preciso.
Il film sarebbe stato più efficace se avessero insistito sul lavoro del figurante ridotto a pura apparenza e sulle attività culturali messe ancora più in crisi dall’emergenza sanitaria. Le dame, i re e tutti le altre comparse non fanno altro che attendere un incarico che non verrà mai e le premesse per raccontare la loro precaria condizione c’erano tutte.
La vicenda personale e sentimentale di Vincenzo e Lucia non è molto pertinente al mondo e alle circostanze messe in scena alla Reggia, fatta eccezione per i costumi. Si è preferito concentrarsi sul discorso della memoria, ma un figurante non lavora per nostalgia: il suo incarico è inserito in un progetto più ampio di valorizzazione.
Sul finale, con le inquadrature delle Reggia vuota, si accenna a un mondo fermo, vuoto e fossilizzato, che aspetta di ripartire prima che incrostazioni e polvere cancellino tutto.
Maria Vittoria Guaraldi
Anime borboniche
di Paolo Consorti e Guido Morra
con
Ernesto Mahieux Vincenzo
Susy Del Giudice Lucia
Giovanni Esposito Segretario Reggia di Caserta
Giobbe Covatta Padre Giacinto
Paolo Consorti Marchegiani
Randall Paul Direttore Reggia di Caserta
Rosaria De Cicco barbona
Massimo De Matteo Alfio
Cinzia Carrea moglie Alfio
Guenda Goria Dama
Giovanni Allocca contadino
Vittoria Sinagoga moglie contadino
Pierluigi Dilengite tenore
Margi Villa Del Priore mamma sagrestia
Angelo Sepe assistente Marchegiani
Nicola d’Angel Re Ferdinando IV
Fenicia Rocco Dama
Deborah D’Angelo Dama
Dino Porzio becchino
Luca Meo becchino
Ciro Cappiello becchino
Francesco Borrelli becchino
Mariano Cionti Bernardo Tanucci
Maurizio Racioppoli Il principe di Sannicandro
Rosalia Di Micco Maria Carolina d’Asburgo-Lorena
Fulvia Castellano Dama
Pina Bernardo Dama
Costumi Annabella Donnarumma
Fotografia Giovanni Mammolotti
Montaggio Daniele Camaioni
Musiche Ferruccio Spinetti
Regia Paolo Consorti e Guido Morra
Sceneggiatura Paolo Consorti e Guido Morra
Scenografia Federico Scarpati, Nicola d’Angelo
Trucco Monica Robustelli
Genere Commedia
Produttore Paolo Coviello e Vittorio Maione
Produttore esecutivo Cameraworks
Casa di produzione Opera Totale
Distribuzione in italiano 102 Distribution, Prime Video
Paese di produzione Italia
Anno 2021
Durata 87 minuti