Dal 13 al 17 dicembre, il teatro Quirino di Roma ha viaggiato nella Russia ottocentesca di ‘Anna Karenina’: il capolavoro letterario, scritto da Lev Tolstoj tra il 1875 e il 1887, è diventato un’opera teatrale splendida che vanta la regia di Luca De Fusco e un’interpretazione fenomenale di Galatea Ranzi
Anna Karenina, esponente della più alta società di San Pietroburgo e moglie del rispettabile Aleksèj Aleksàndrovič Karènin, un ufficiale del governo, si trova coinvolta in una relazione adulterina con il carismatico conte Aleksèj Kirìllovič Vrònskij. In breve tempo il tradimento viene scoperto e Anna, al centro dello scandalo, sarà tormentata a lungo da un vortice di angosce e ripensamenti.
‘Anna Karenina’, tra le opere più note e complesse della letteratura mondiale, è un significativo insieme di temi che riguardano ogni essere umano: l’ipocrisia, la passione carnale, la fedeltà, i rapporti familiari, la vita in società.
Ognuno di essi è analizzato anche in questo magnifico spettacolo che riesce a tradurre in azione scenica tutti gli episodi illustrati da Lev Tolstoj nel suo capolavoro.
Anna Karenina: rappresentazione maestosa
La messinscena è sontuosa in tutto, dai costumi alla scenografia, e sul palco si crea un’ambientazione grave e solenne che visivamente si trasforma in un’eleganza assoluta.
Luca De Fusco, pur senza spingersi troppo oltre, allestisce una regia sofisticata ed evocativa che restituisce alla platea tutte le atmosfere dell’opera letteraria, riuscendo a fare delle scene dei veri e propri capitoli che conducono alla celeberrima fine della storia.
Protagonisti e narratori al contempo
Come ormai succede sempre più spesso a teatro, anche De Fusco si serve di proiezioni filmate che con un raffinato bianco e nero rappresentano sogni, pensieri e dolori dei protagonisti, facendo sì che la narrazione sia ancora più chiara e armonica.
La tribolata parabola di Anna Karenina, seppur sintetizzata per la scena, viene resa con un andamento ondivago di emozioni che ogni membro del cast controlla con formidabile bravura.
Nel corso dell’azione, gli attori diventano protagonisti e narratori allo stesso tempo, al fine di raccontare al pubblico i passaggi non dialogati del romanzo: sono gli stessi personaggi dell’opera a descrivere, drammatizzando, gli snodi della trama con una lunga serie di a parte e di monologhi diretti agli spettatori.
Galatea Ranzi da applausi a scena aperta
Il personaggio di Anna, così come nel libro, catalizza tutta l’attenzione, rivelandosi una figura ribelle, libera, affascinante e capace di precorrere i tempi.
La prova di Galatea Ranzi è magistrale: la magnifica attrice porta sul palco tutto quell’arcobaleno di sentimenti propri di Anna e conclude il lavoro con un significativo monologo, profondo e viscerale, che diventa il punto più alto di tutta la rappresentazione, portandola a un finale insuperabile.
Gabriele Amoroso
Foto: Antonio Parrinello
Teatro Quirino
dal 12 al 17 dicembre
Anna Karenina
di Lev Tolstoj
Adattamento Gianni Garrera e Luca De Fusco
Regia Luca De Fusco
con Galatea Ranzi, Debora Bernardi, Francesco Biscione, Giovanna Mangiù, Giacinto Palmarini, Stefano Santospago, Paolo Serra, Irene Tetto e Mersilia Sokoli
Coreografie Alessandra Panzavolta
Scene e costumi Marta Crisolini Malatesta
Luci Gigi Saccomandi
Musiche Ran Bagno
Proiezioni Alessandro Papa
Aiuto regia Lucia Rocco
Produzione Teatro Stabile di Catania, Teatro Biondo Stabile di Palermo