Improvvisare a cielo aperto
Anche l’improvvisazione teatrale entra nel programma della II rassegna del Marconi Teatro Festival. Tra momenti più energici di altri si dipanano situazioni surreali che strappano qualche risata in platea
Sul palco esterno il 18 luglio Tiziano Storti e Renato Preziuso sono stati gli unici due protagonisti de ‘Appiccicaticci – De niù sciò’. Apre la performance il gruppo musicale che fa da spalla agli Appiccicaticci, ‘i 7 e 1/2 tendenti all’8’, il quale con freddure e battute hanno cominciato a riscaldare la serata.
Il duo accompagnato, alla tastiera da Alessio Granato, come di consueto nell’improvvisazione, chiede la prima parola che ci viene in mente. In questo caso ambra chiuderà ogni scena.
Storti ci dice che nell’improvvisazione teatrale più si sbaglia meglio è, in quanto si vive di errori. E, prima di iniziare sceglie due persone del pubblico da far salire sul palco: un maschio e una femmina.
La prima improvvisazione si basa su una storia di un tennista, che prende pieghe esilaranti. Mentre la vicenda si sviluppa i due ragazzi coinvolti nello sketch dicono parole che non riguardano l’argomento scelto (il tennis): i due attori si trovano così a concepire qualcosa di assurdo, tanto da far proseguire la scena con svariate ambientazioni.
La ragazza del pubblico rimane a far compagnia a Storti e Preziuso sul palco. Predilige una posizione in cui mettersi e il duo si prodiga lavorando di fantasia: ogni posa porta i due attori a donare a chi assiste brevi improvvisazioni, situazione in cui probabilmente potrebbero essere coinvolti altri attori, per dare più movimento sul palco.
Il duo, simpatico e versatile nella recitazione, prosegue il suo lavoro di fantasia chiedendo a qualcuno del pubblico la sua giornata tipo, per avviare un mini-musical, prendendo appunto spunto dal famoso B.L.U.E. – Il musical completamente improvvisato (compagnia I Bugiardini).
Giunge poi l’omaggio a Shakespearecon la tragedia intitolata “La parmigiana”, in cui tutte le lettere dell’alfabeto sono utilizzate per iniziare ogni frase, dall’inizio alla fine e viceversa.
In chiusura stili e categonie l’hanno fatta da padrone: le improvvisazioni western, Romanzo Criminale, Bibbia, Sceneggiata napoletana e Opera Lirica sono state il tipico esempio delle basi dell’improvvisazione teatrale, quelle con cui si inizia.
Nell’insieme ‘Appiccicaticci – De niù sciò’ è un buon esperimento, che sicuramente può essere migliorato sotto tanti aspetti, soprattutto quello dell’energia.
Annalisa Civitelli
Foto: Civitas Creativa
Teatro Marconi
II Rassegna Marconi Teatro Festival – Estate 2018
18 luglio
Appiccicaticci – De niù sciò
di e con Tiziano Storti e Renato Preziuso