Il 2025 del teatro Lo Spazio di Roma è iniziato con ‘Autodifesa di Ismene’, un interessante lavoro scritto da Flavia Gallo e diretto da Cinzia Maccagnano, che immagina la vita di Ismene di Tebe una volta che tutta la sua famiglia viene sterminata successivamente alle tragiche vicende dell’assedio della città
Ismene, l’ultima figlia sopravvissuta di Edipo e Giocasta, dopo le violente morti dei fratelli Eteocle, Polinice e Antigone, si trova chiusa in un luogo senza spazio e senza tempo dove rivendica la propria figura di sorella e con un grido di dolore rimarca quanto anche lei abbia provato a scongiurare la fine della propria famiglia nonostante la guerra e le leggi.
Prendendo spunto dalla celeberrima tragedia di “Antigone”, scritta nel V secolo a.C. da Sofocle, Flavia Gallo mette su carta un interessante copione che rappresenta ciò che è successo subito dopo la conclusione della tragedia stessa.
Autodifesa di Ismene: un’opera di suggestioni
Da queste premesse nasce ‘Autodifesa di Ismene’: il lavoro è realizzato con grande raffinatezza e altrettanta carica evocativa e inoltre l’ottima prova del cast contribuisce a creare uno splendido effetto suggestivo che arriva potente verso tutta la platea, in particolar modo agli spettatori che ben conoscono l’opera di Sofocle.
Nelle vesti di regista, Cinzia Maccagnano crea una messinscena sobria e non eccessivamente dinamica che si concentra sugli intensi dialoghi e ancor di più sulla prova attoriale di Luna Marongiu.
Luna Marongiu: una recitazione dalla forte visceralità
È proprio l’attrice protagonista a mettere sul palco l’elemento più forte di tutto lo spettacolo: la giovane e brava Marongiu, accompagnata in scena dei suoi coprotagonisti, Raffaele Gangale e Marta Cirello, recita con una forte visceralità e una splendida voce, prestando al personaggio di Ismene una vibrante sfumatura di sentimenti che la rendono verosimile e convincente.
Come nella tragedia su cui lo spettacolo è costruito, anche in questo caso viene sottolineata la condizione politica, peculiare dell’antica Grecia, secondo la quale la legge dei codici e quella del cuore non hanno mai trovato un punto di contatto.
‘Autodifesa di Ismene’ è un’ottima esibizione, non per tutti, ma assolutamente appagante per un pubblico colto e sensibile.
Gabriele Amoroso
Teatro Lo Spazio
dal 3 al 5 gennaio
Autodifesa di Ismene: elogio della sopravvivenza
di Flavia Gallo
Regia Cinzia Maccagnano
con Luna Marongiu, Raffaele Gangale e Marta Cirello
Paesaggi sonori Lucrezio de Seta
Costumi Monica Mancini
Scene Luna Marongiu
Consulenza scenografica Cannella&Beltempo
Produzione Bottega del Pane teatro