La rottura è arte umana
Il 6 dicembre 2019 è uscito il primo EP del gruppo partenopeo capace di immergerci in nuance morbide e suadenti. È un viaggio multiforme che si compie rimanendo comodi in poltrona e che ci trasporta in diversi luoghi allo stesso tempo
L’opera prima del gruppo partenopeo “AZULⴰⵣⵓⵍ” si apre con un brano cantato in italiano: “Multiverso”. L’omonimo album vanta di melodie che si accostano al manouche, alle tipiche sonorità di strada, che ben si innestano alle tradizionali, alle latine e del flamenco.
I ritmi sono avvolgenti, andanti e dolci, una vera commistione di generi e di culture: i testi, scritti dalla stessa Vitale, in spagnolo, in portoghese e infine in dialetto napoletano, ne delineano la versatilità.
Questo è l’elemento centrale su cui si basano le sei tracce e su cui puntano i componenti di “AZULⴰⵣⵓⵍ”: Marilena Vitale (voce e chitarra acustica); Dario Di Pietro (chitarre, basso e synth); Enrico Valanzuolo (tromba); Riccardo Schmitt (batteria e percussioni).
I sei brani inediti, “Multiverso”, “Contestas”, “La Locura”, “Carrer Sant Rafael”, “Cruces” e “Luz de Lucha” sono invitanti e coinvolgenti: ci immergono in un viaggio multiforme di quasi ventuno minuti. Un immaginario capace di trasportarci allo stesso tempo in più luoghi del mondo, rimanendo però comodi in poltrona.
Lo strumento che accompagna tutte le canzoni dell’EP, dai motivi non propriamente cadenzati, è la tromba. Interessanti sono alcuni passaggi jazz in “Carrer Sant Rafael” e in “Luz de Lucha”, e l’uso della chitarra acustica che, grazie ai pizzicati e alla morbidezza delle corde, in “Cruces” riesce a condurci oltre confini a noi non consueti e noti.
La ricercatezza delle parole, inoltre, è anch’essa l’essenza dell’opera: in “Multiverso”, per esempio, echeggia il senso del divenire, una circolarità che sembra non avere respiro, in cui si definisce un bene allargato e il vento di sabbia siamo noi umani, mentre la stabilità è lì, non si spezza e non ci spezza; “Contestas” sembra tracciare una solitudine che richiede amore – “Possa la gente essere l’abbraccio che voglio” – e al contempo un senso di passione – “il sangue è sacro circola in un corpo” –.
Lo stesso tema ritorna in “La Locura”, un amore non richiesto ma che continua a bussare e prova a entrare; “Carrer Sant Rafael” è invece trascendentale, una preghiera di comunanza, di libertà e di accoglienza, che invita a correre e ad aprire la mente; si passa infine dalla poetica e dalla dolcezza di “Luz de Lucha” – “Riempio la mia vita di fiori galleggianti” –, al napoletano di “Cruces”.
‘AZULⴰⵣⵓⵍ’, che in berbero significa “vieni verso il mio cuore”, oltre a riunire l’idea tradizionale che Napoli vive in sé sin dai tempi delle dominazioni e dunque delle influenze culturali, insite nel cuore della città e di chi la abita, è un album poliedrico in cui la voce della stessa Vitale prevale e rende tutto fluente.
Annalisa Civitelli
AZULⴰⵣⵓⵍ
- Multiverso
- Contestas
- La Locura
- Carrer Sant Rafael
- Cruces
- Luz de Lucha
Marilena Vitale voce e chitarra acustica
Dario Di Pietro chitarre, basso e synth
Enrico Valanzuolo tromba
Riccardo Schmitt batteria e percussioni
hanno collaborato:
Arturo Caccavale flicorno, tromba e voce in “La Locura” e “Carrer Sant Rafael”
Francesco Varchetta batteria e percussioni in “La Locura” e “Carrer Sant Rafael”
Mirko Grande basso in “Multiverso”,“Contestas”, “Cruces” e “Luz de Lucha”
Roberta Cacciapuoti, Mirko Grande e Dario Di Pietro Cori
I brani sono stati registrati in presa diretta al “TP Studio” da Antonio Esposito
LuigiPetrazzuolo, Sanità MusicStudio mix e mastering
Produzione esecutiva Andrea De Rosa
Produzione Apogeo Records
Edizioni Upside Production
Distribuzione fisica Egea Music
Distribuzione digitale Altafonte Music Network