Storia romantica con musica nella Roma del 1968
Dal 28 novembre al 9 dicembre all’Off Off Theatre sito nel cuore della capitale, va in scena “Carta Straccia – Storia romantica con musica nella Roma del 1968”. Dai registi prettamente sarcastici racconta il sottofondo sociale sia delle rivoluzioni studentesche, sia di quelle politiche e non solo, con una chiusa del tutto inaspettata
Andare a teatro ultimamente è diventata sempre più una scommessa: sembra che il tempo non sia a favore della qualità, che paga sempre, in confronto a rappresentazioni poco curate e poco entusiasmanti. Questa volta però siamo stati fortunati. “Carta Straccia” è infatti una chicca che, oltre a sorprendere sul finale, scandisce la sua durata in un’ora e dieci di spettacolo, grazie a un cadenzato studio registico che non stanca mai.
Sul palco troviamo Agostino e Teresa (Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz), due fratelli che convivono a malincuore, all’interno del loro laboratorio di carta e alle prese per una consegna: un olandese vuole confezionare abiti di carta con inserti di gioielli.
I due amano di continuo pizzicarsi con battute esilaranti e taglienti; si stuzzicano e bisticciano al medesimo tempo e si offendono anche in modo burlesco. Lui è un tipo tranquillo, gay e fantasioso, al contrario della sorella, sofisticata e dall’atteggiamento borghese. Teresa si pensa ancora pittrice affermata e, per rispecchiare il suo ruolo, richiama il fine look di inizi ’70: prima veste in total black con un tubino nero, la tipica fascia sui capelli e una collana sui toni delicati del rosa, poi un vestito svasato con le tipiche fantasie dell’epoca.
Mentre i dialoghi si concentrano sulle vicissitudini e sui legami familiari, le abitudini quotidiane e il lavoro, la vita scorre con l’idea di chiudere il laboratorio. A destabilizzare la consueta routine dei due è Remo, il nipote, figlio della sorellastra Carolina. Anche lui abbigliato in modo inerente ai tempi contestualizzati, il giovane entra in scena in modo del tutto inaspettato, irruento ed energico. Inoltre il ragazzo, dal fisico tornito, riesce a stimolare gli istinti assopiti degli zii.
Durante il corso della narrazione tuttavia Remo si dimostra nullafacente e continua a far preoccupare i due, a causa del suo tenore di vita. Dai modi gentili e allegri iniziali, successivamente si trasforma in uno sbruffone, insolente e irriconoscente e, appunto, verso la chiusa della rappresentazione si scoprirà il motivo.
Il testo di Mario Gelardi di per sé è molto scorrevole e la recitazione dei tre interpreti, dai toni ritmati, lo esalta nelle sue sfumature. Strabioli vanta un’ottima vena recitativa: il ruolo divertente gli si addice; la Knaflitz è una spalla perfetta e sempre pronta ad afferrare le battute; infine, Barnaba Bonafaccia veste i panni del “bullo” in modo caricaturale.
L’insieme si svolge all’interno di una scenografia essenziale in cui “Carta Straccia – Storia romantica con musica nella Roma del 1968″, spettacolo spassoso, fresco e leggero, rimarca l’importanza storica del momento, come la sua pericolosità, anche attraverso un excursus musicale scelto da Carlo Vannini, con alcuni brani di Patty Pravo, la ragazza del Piper, icona dell’epoca e tanto cara al protagonista.
Annalisa Civitelli
Foto: Giovanna Onofri / Cosimo Sinforini
Off Off Theatre
dal 28 novembre al 9 dicembre
Carta Straccia
Storia romantica con musica nella Roma del 1968
di Mario Gelardi
con Pino Strabioli e Sabrina Knaflitz
e con Barnaba Bonafaccia
musiche Carlo Vannini
scene Paolo Iammarone
costumi Antonella Balsamo
Coordinamento Martina Sarpero I direzione tecnica Umberto Fiore
prodotto da Alt Academy