Negli ambienti dell’ex mattatoio di Roma, nell’ambito del Fringe Festival 2019, va in scena “Casella 17”, un controverso spettacolo, scritto da Diana Ripani ed Elisa Massari, che con l’intenzione di raccontare i disagi più frequenti della nostra epoca si riduce ad un insieme di luoghi comuni governati da una regia che rischia di strafare
Elisa è una donna di 34 anni, prototipo più esemplare di “sfigata”: senza lavoro, senza un uomo, in cerca di avventure via internet, in conflitto con la madre. Queste sue deprimenti caratteristiche, che dovrebbero rappresentare gli ostacoli peggiori tra gli esseri umani e le aspettative altrui su quegli umani stessi, sono le protagoniste di uno strano gioco dell’oca all’interno del quale l’obiettivo finale è forse soltanto una svogliata sopravvivenza.
Non c’è praticamente nulla da salvare in “Casella 17”. Un’idea di base debolissima ma tutto sommato rispettabile viene portata in scena attraverso espedienti uno peggiore dell’altro: dalla scelta di far interagire l’unica attrice con un’azione videoproiettata e continuamente fuori sincronia ai riferimenti contemporanei tra lavoro e social network, che ormai più che argomenti attuali possono essere annoverati nell’antiquariato.
Tutto il testo non è altro che un insieme di luoghi comuni ed ovvietà che non trasmettono assolutamente alcun sentimento o stimolo alla riflessione se non indifferenza.
In una mezz’ora in cui non c’è arrosto ma ancor meno fumo anche la povera Elisa Massari, protagonista dello spettacolo, esegue una prestazione totalmente pallida non mostrando alcuna peculiarità tipica del lavoro dell’attore, sembrando quasi inadatta a supportare da sola quei pochi minuti di esibizione.
Tutte le trovate registiche di Diana Ripani, tra luci, voci robotiche, tiri di dadi che spostano la protagonista sulle caselle di un tabellone di quello che potremmo chiamare “gioco della vita”, sono un esercizio di stile che non apporta nulla alla sostanza del copione se non inutile esagerazione.
Questo è senza dubbio il primo gigantesco passo falso del Roma Fringe Festival 2019.
Gabriele Amoroso
Roma Fringe Festival 2019
9, 11 e 12 gennaio
Casella 17
di Diana Ripani e Elisa Massari
regia Diana Ripani
con Elisa Massari