Fino allo scorso 14 gennaio, Anna Mazzamauro è stata la protagonista del teatro Off Off di Roma con ‘Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi’. Nel corso del lungo monologo, la splendida Mazzamauro torna indietro con la memoria e, insieme a un sentito omaggio a Paolo Villaggio, racconta al pubblico una divertente serie di aneddoti legati al personaggio che l’ha resa celeberrima: la signorina Silvani, protagonista della lunga saga cinematografica di “Fantozzi“
Nel 1971, Paolo Villaggio pubblicò “Fantozzi“, il romanzo dedicato alla figura dello sfortunato ragioniere diventato in breve tempo uno dei caratteri più celebri della cultura italiana, soprattutto dopo che lo stesso romanzo venne trasformato in un film – diventato poi il primo di una saga – nel 1975 con la regia di Luciano Salce e lo stesso Paolo Villaggio nei panni del ragionier Ugo Fantozzi.
I film della lunga serie sono addirittura dieci e sono stati prodotti a intervalli regolari dal 1975 al 1999; tra gli innumerevoli e storici volti presenti nella vita di Fantozzi, uno dei più indimenticabili e amati è stato senza dubbio quello della signorina Silvani, la presuntuosa e volgare collega che fa battere il cuore del ragioniere.
Sul grande schermo, in ogni lungometraggio della saga, la signorina Silvani è stata interpretata da Anna Mazzamauro la quale, dotata di una vis comica irresistibile, è riuscita a fare di quel personaggio un carattere iconico, adorato da tutti gli ammiratori di “Fantozzi”.
In questo divertente, e a volte persino commovente monologo, intitolato con benevolenza ‘Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi’, la Mazzamauro ripercorre la storia della sua partecipazione ai film, presentandosi tra una scena e l’altra ora come se stessa, ora come signorina Silvani, recitando e cantando con grandissimo trasporto, accompagnata in scena da Sasà Calabrese al pianoforte.
Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi: Anna Mazzamauro splende
Dalle parole di Anna Mazzamauro traspare una profonda stima nei confronti di Paolo Villaggio e, con grande onestà, anche una dichiarazione di come il personaggio della signorina Silvani abbia portato all’interprete fortuna e quella che può definirsi gloria.
Il lungo copione è ricco di citazioni ed episodi che fanno riferimento ai tanti film sulle disavventure del ragionier Ugo Fantozzi, e chi tra il pubblico ha amato e continua ad amare quella creatura di Villaggio, non può che essere felice di assistere alla rappresentazione.
Anna Mazzamauro dimostra per l’ennesima volta di essere un’attrice di caratura altissima: la formidabile interprete la quale – è doveroso dirlo – ha superato già da un po’ gli 80 anni, mantiene una concentrazione e una gestione dei tempi comici come poche volte si vede a teatro, e la sua presenza scenica continua a essere insuperabile.
‘Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi’ è un lavoro carico di nostalgia e memoria ma la sua natura così esilarante, che supera il resto con prepotenza, ne fa un piccolo grande spettacolo che accontenta tutti.
Gabriele Amoroso
Com’è ancora umano lei, caro Fantozzi
Teatro Off Off
dal 12 al 14 gennaio
Scritto, diretto e interpretato da Anna Mazzamauro
con Sasà Calabrese alla chitarra e al pianoforte
Disegno Luci Alexis Doglio
Fonica Simone Todesco
Produzione/Distribuzione Nicola Canonico per la GoodMood
Organizzazione Enza Felice