Il riecheggiare del passato
Il 29 agosto, per la prima rassegna estiva “R.Estate in scena” organizzata dall’Associazione KA.ST, al Parco Oasi di Terracina (LT) il quartetto composto da Daniele Savelli, Paolo Persico, Umberto De Santis e Roberto Petruccio, ha proposto alcuni brani del repertorio del cantautore calabrese in modo del tutto personale
Cominciamo con un assunto ben preciso: riproporre Rino Gaetano al pubblico non è affatto semplice. Bisogna essere capaci a carpirne il ritmo e sentire la sua musica scorrere nelle proprie vene e di certo non imitarne la voce né l’impostazione.
C’è da dire che, nonostante la buona volontà dei quattro musicisti nell’omaggiare Gaetano, umidità e vento non hanno facilitato la nitidezza dei suoni, anzi, essi – a tratti – erano cupi e attenuati, alternandosi a una chiarezza netta e definita.
La puntualizzazione sta nel fatto che già l’organizzazione ha difettato dall’inizio della manifestazione, ricevendo molte critiche da parte degli artisti pervenuti – gran parte della programmazione poi è stata cancellata –, ma soprattutto sono mancate le attrezzature adatte per proporre al pubblico rappresentazioni soddisfacenti e un’assistenza per prevenire problemi tecnici.
Al di là di questo, ‘Concerto: tributo a Rino Gaetano’ tra aneddoti riguardanti il cantautore in questione, che Savelli ha esposto con il suo simpatico accento romano, e canzoni note, ci ha permesso di trascorrere una serata di svago semplice e onesta. Ripercorriamo così sonorità pop, tipiche del meridione – ballate in cui subentra la fisarmonica –, anni ’70, cadenzate e più morbide.
Si comincia con gli esordi di quando Gaetano, con lo pseudonimo Kammamurri’s, muoveva i primi passi: “Aida” narra la storia d’Italia; “Escluso il cane” parla della facilità umana, di un ritorno mai avvenuto e di esclusione. Si prosegue con le canzoni meno conosciute: “Metà Africa metà Europa” (1980) sembra scritta ieri; “Resta vile maschio, dove vai”, brano che Mogol ha composto quando Gaetano passa alla Casa Discografica RCA, in perfetto stile Battisti.
Seguono “Berta filava”; “Spendi spandi effendi”; “A mano a mano”; “Le beatitudini”, quasi una preghiera dedicata alle tante sfaccettature della vita; “Ahi Maria”; “L’Emigrante; “Nuntereggae più”, tutte dallo sfondo politico–sociale; “Sfiorivano le viole”, poetica e testimone di un amore che svanisce; “I miei sogni d’anarchia”, brano postumo registrato a casa solo piano e voce, che evoca un amore perduto e i desideri mai vissuti.
Rino Gaetano non ha raggiunto il successo nell’immediato, anzi: il suo intento, infatti, attraverso i testi pungenti e critici, in cui la poesia e il romanticismo si inseriscono con ricercatezza, era riferirsi a una nicchia ristretta. Tutte le sue canzoni affrontano argomenti quali la solitudine; l’emarginazione; le tradizioni popolari del Sud; la sfera sociale, politica e rivoluzionaria; l’emancipazione e il sesso; la speranza; l’amore e i sentimenti, istantanee del tempo e tuttora attuali.
“Ma il cielo è sempre più blu”; “E io ci sto”; “Mio fratello è figlio unico”; “Cogli la mia rosa d’amore”; “Tu, forse non essenzialmente tu”; “I love you Maryanna”; “Donde esta el grano”; “Capofortuna”, completano l’insieme offerto ai pochi astanti presenti. La carrellata di brani dalle suggestioni tradizionali e fotografiche, invece, dona immagini di ambientazioni non comuni – “Al compleanno della zia Rosina”, “Fontana chiara”, “Io scriverò”, “Ad esempio a me piace il Sud” –, ed è stata una sorpresa, avvicinandoci ai testi a noi finora estranei.
In apertura la lettura della poesia di Simone Cristicchi dedicata a Rino Gaetano si è rilevata intensa ed emozionante. Possiamo considerare che la serata è stata portavoce della vita di un cantastorie che ancora oggi è considerato un baluardo della musica italiana. C’è infine da sottolineare che Daniele Savelli (chitarra e voce), Paolo Persico (batteria e percussioni), Umberto De Santis (basso) e Roberto Petruccio (tastiere e fisarmonica) musicalmente sono bravi e preparati, e sfoggiano una sinergia tangibile tra loro.
Annalisa Civitelli
Foto Civitas Creativa
Rassegna estiva R.Estate in scena
Terracina
Parco Oasi
29 agosto
Concerto: tributo a Rino Gaetano
con Daniele Savelli chitarra e voce
Paolo Persico batteria e percussioni
Umberto De Santis basso
Roberto Petruccio tastiere e fisarmonica