La stagione del teatro Franco Parenti di Milano continua anche d’estate con una serie di eventi speciali come, per esempio, lo spettacolo andato in scena il 9 luglio, sull’acqua dei Bagni Misteriosi. L’attrice Lucilla Giagnoni e il dj Alessio Bertallot hanno raccontato Dioniso tra il mito e musica ambient: con ‘djOniso, l’antico parla con la lingua del presente‘
Il mito è la lingua che l’uomo ha costruito per restituirsi il proprio senso. La forma, narrativa e lirica, crudele e immaginifica, con cui gli esseri umani si spiegano, da sempre, quello che non capiscono. Per questo riscopre ancora la sua potenza originaria, e la ritrova nelle molte configurazioni che può avere il palcoscenico di un teatro, la tipologia d’arte nata in quello stesso mondo greco che ha consegnato all’Occidente la gran parte dei suoi miti appunto fondativi.
Perché è lo spazio dove la vita e il suo racconto, attraverso la rappresentazione, può coincidere. Laddove possono prendere vita anche gli dei, capaci di vincere la mortalità, l’incubo degli esseri umani – al contempo – direbbero forse gli stessi abitanti dell’Olimpo – è il confine che consente loro di continuare ad andare avanti.
Su questo confine si muovono, insieme alla storia dell’uomo, le fedi, ma anche tutte quelle forme di connessione tra l’umano e il suo intimo che prendono spesso la forma dell’arte. Che oggi parla la lingua delle narrazioni, ma anche e soprattutto quelle fatte di altri simboli, come la musica, specie nei nuovi linguaggi che l’elettronica consente, e l’immagine, che sempre più spesso è sganciata dal realismo e procede per evocazioni e suggestioni a cui non servono le parole.
djOniso: Bertallot e Giagnoni, la voce del mito
La musica di un dj eclettico come Alessio Bertallot, che con Giagnoni torna a far dialogare quest’arte con la letteratura, dopo “Disco inferno” e le immagini nate da un computer che sintetizza suggestioni possono, quindi, diventare il modo più autenticamente contemporaneo per raccontare quanto c’è di più antico: Dioniso, il dio dell’istinto, della musica, dell’abbandono all’estro, della commedia, della tragedia, e dunque del gioco del teatro.
In molte lingue, del resto, si usa la stessa parola per recitare, suonare e giocare.
Per Lucilla Giagnoni, tra le più stimate interpreti della traversata tra sapere, affabulazione e talento che risponde al nome di teatro di narrazione, il ritorno alla potenza dell’antico e dei suoi simboli per dialogare e forse spiegare il presente è una costante.
Un viaggio che è iniziato da Dante e dal Big Bang per passare da Pinocchio e finire alle fiabe, sempre con uno sguardo di illuminante ed evocativa sintesi dove i Veda prendevano le sembianze di un videogame. Niente di più coerente, allora, che scegliere di evocare Dioniso attraverso un Djset, dove la vicenda del dio bambino nato due volte – come suggerisce il nome – cercando nella storia della musica quel che potrebbe – senza dirlo – parlare di lui.
Forse potrebbe avere l’aspetto dolente e distruttivo e la voce divina e intima insieme di una Amy Winehouse, o il genio visionario di Brian Eno, che inventa armonie che richiamano e non spiegano, che costruisce mondi dentro cui lasciarsi semplicemente andare e immaginare. Isolandosi dal reale intorno, anche quando questo prova a irrompere
Il mito si racconta nel presente
Per dar forma alla bolla dentro cui l’arte mostra tutta la sua forza basta la creatività di un musicista, che lega suono a colore, per associazioni sinestetiche, mediante un computer la voce sciamanica e sapiente di un’attrice, a tratti straripante come la possessione tipica delle Baccanti devote a Dionisio, talvolta lieve come il pelo dell’acqua della piscina dei Bagni Misteriosi, su cui il pubblico rapito si appoggia, e che ricorda, se pur costretta, la natura cui Dioniso è profondamente connesso.
Ne emerge un’esperienza multidisciplinare di straordinaria efficacia espressiva, che restituisce appieno la vicinanza tra antico e moderno, e illumina quanto i tempi più lontani si parlino e si coniughino a seconda del tempo dentro il quale vengono ascoltate.
Del resto se Dioniso, il dio crocifisso e risorto, nato da una vergine, è la traccia su cui anche il Cristianesimo ha modellato le proprie narrazioni, quali nuovi miti potrà consegnare, per raccontarsi, al presente e chissà, magari al futuro?
Chiara Palumbo
Teatro Franco Parenti – MI
djOniso
Arena dei Bagni Misteriosi
9 luglio
Diretto e interpretato da Lucilla Giagnoni in scena con Alessio Bertallot