Editoriale 113.
Nuovo Governo, Nuova Vita
Stravolgere le regole: eliminare per ideologia e giustificare le persone
Oggi nel mio Editoriale 113. voglio prendere spunto da un mio post che ho scritto su FB sabato scorso, che recita così: “Rifletto dopo aver visto il film di Ezio Mauro su “La marcia su Roma”, andato in onda venerdì 28 ottobre sera su Rai3. Davvero vogliamo tutto quello che è accaduto 100 anni fa? Davvero desideriamo vivere sotto dittatua e violenza? Inoltre, benvenute nuove regole! Eh sì.
Levare le multe i no vax e ai non vaccinati, era quello che mancava. Tuttavia, su questo punto non derogherei affatto. Così si rischia di nuovo di ricadere nel baratro visto che il Covid cambia volto spesso.
Partiamo bene. Soprattutto nel non dar rispettare le regole. Facciamo un po’ come ci pare tutti quanti e via che ci sentiremo liberi – per modo di dire – di fare ognuno a modo suo. E caos sia!
Prospettiva lunga di governo? Se questa è la partenza non ci sto. La sinistra se deve dà ‘na svejata – per dirla alla romana – nell’immediato!
Soprattutto, se Conte non si fosse opposto al rigasificatore, non ci troveremmo in questa situazione. Buon governo a tutti!”
Come già sottolineo da tempo, la politica non è il mio mestiere, per parafrasare Venditti. Ammiro piuttosto chi è capacedi approfondirnele dinamiche e al contempo le magane che si trovano sotto questa immensa e pesante parola.
Ammiro chi ci lavora giornalmente come chi informa i lettori, ammiro chi ne fa la sua professione, perché le persone che la intraprendono con cognizione sono davvero poche.
Dunque, Salvini impazza sui social e torna a far parlare di sé, dei suoi video, anche all’interno dei TG. È felice, sembra addirittura esultante di aver vinto e di stare di nuovo in Parlamento a governare. Proprio oggi ha comunicato a chi lo segue che abbiamo scelto un governo che rispetta le regole (?).
Questo pensiero per me è una contraddizione in termini circa le mie considerazioni sopracitate e sia per le decisioni prese oggi dal Consiglio dei Ministri: passi per il carcere ostativo per i mafiosi, ma per il rientro a lavoro dei medici no vax e l’eliminazione delle multe per i non vaccinati, no. Non ci sto.
Pessimo inizio? Cattivo esempio? Probabilmente. Credo che un buon governo non debba giustificare nessuno, al contrario deve far rispettare le leggi, le iniziative, a tutti, senza alcuna differenza. Adottando quindi l’uguaglianza. La parità. In modo apartitico.
Mi chiedo, infine, perché i nuovi governi non portino mai avanti quache riforma, idea, legge – magari buona – che i precedessori hanno introdotto? Perché dunque si tende a stravolgere tutto?
Mi auguro che i nostri ministri sappiano procedere nella cura del Paese. Ma dovrebbero soprattutto ascoltare i cittadini, affinché le circostanze cambino per un’esistenza più efficace.