Cambiamenti “reali”, lotta e differenze ideologiche
Lo scorso sabato si sono svolti i funerali del Principe Filippo. Avrebbe compiuto 100 anni il prossimo 10 giugno. Toni dunque sommessi per tutta l’Inghilterra e per la famiglia reale che ha preferito una cerimonia in forma privata per volere del consorte della Regina Elisabetta II. Abbiamo visto una Regina davvero provata e William e Harry di nuovo riuniti da quando quest’ultimo è andato a vivere in Canada insieme a sua moglie Meghan. La morte di Filippo purtroppo segna una svolta nella famiglia reale e noi siamo gli spettatori che rimangono a guardare l’evoluzione delle circostanze.
In Italia invece si parla di riaperture. Il rischio si dice sia calcolato. Dal 26 aprile pertanto sono previsti pranzi e cene nei ristoranti, ma solo all’aperto e con sole quattro persone per tavolo; le palestre potranno anch’esse riaprire le porte, come piscine all’aperto, cinema e teatri ma con le dovute restrizioni.
Circa la riapertura della scuola i sindacati e i presidi si dichiarano preoccupati, perché con il poco distanziamento in classe non c’è da stare tranquilli, soprattutto perché tra gli alunni e le alunne ci sono pochi vaccinati/e.
Una cosa che ci lascia perplessi è che alla maturità bisognerà presentare un CV che delinea le esperienze di ogni studente svolte durante gli anni, comprese anche quelle extrascolastiche.
Non si rischia così di mandare avanti i migliori mentre si cerca di mettere tutti sullo stesso livello e dunque di non far emergere le disuguaglianze?
Diversamente ci si potrà spostare tra regioni con un pass che testimonierà in ordine: il vaccino fatto, 1° e 2° dose; il tampone molecolare e negativo effettuato 48 ore prima di partire; certificato del medico curante che attesti la guarigione da Covid. Il coprifuoco rimane fissato alle 22.00 (si parla di slittamento alle 23.00), tuttavia la Lega preme affinché venga sospeso.
Immaginate cosa potrebbe significare stare fuori casa fino a tarda notte?
I bauli in piazza hanno avuto un’eco non indifferente: a Piazza del Popolo di Roma si sono riunite le categorie della musica e dello spettacolo. Molte le figure conosciute: da Mannoia a Gazzè, da Silvestri ad Agnelli, e molte altre presenze coinvolte anche nel settore eventi. Tutte insieme hanno voluto stendere un mini programma da presentare al governo affinché questo prenda in considerazione i punti essenziali che riguardano i lavoratori da cautelare come l’intero comparto.
Si consumano ancora violenze verso i più deboli (un altro episodio è accaduto a Colleferro dove è morto Willy, il giovane cuoco) e le motivazioni sono inspiegabili: il pestaggio ha visto protagonista un ragazzo di 17 anni, e i ragazzi che lo hanno riempito di botte sono stati al momento individuati. Noi ci chiediamo il motivo che spinge a cotanta aggressività: che cosa smuove a picchiare quasi a morte un coetaneo?
La notizia aberrante che emerge è che ci sarebbe anche un video postato sul web. Ora, era davvero necessario mostrarlo? Qual è il motivo che spinge a prevalere sull’altro con veemenza? Che i ragazzi si sentano persi, soli, senza punti di riferimento? Perché quindi accanirsi con prepotenza: per dimostrare cosa? Per dare quale esempio?
Un mare che non intende fermarsi e che dilaga anche sul fronte femminile: si reitera. Dall’altro, invece, si è aperta la discussione riguardo la cittadinanza italiana a Zaki, che è da poco più di un anno ancora prigioniero nelle carceri egiziane. Una richiesta che fa sperare: sia il Parlamento italiano sia la stessa cittadinanza si sono mobilitati a sostegno dell’iniziativa, con l’idea che la scarcerazione avvenga il più presto possibile.
Per concludere vogliamo ritornare sul tema della diversità, anche di genere. Il modello Michael Bailey–Gates si è scattato una foto per pubblicizzare la borsa di Valentino, che fa parte della collezione Roman Stud. Dall’aspetto androgino il giovane modello e fotografo ha destato scalpore. Lui è nudo in copertina, nonostante l’immagine si dimostri non prettamente maschista.
Al contrario, la pubblicità è una proposta artistica approvata Pierpaolo Piccioli, direttore artistico della casa Valentino, il quale ha difeso il giovane dalle offese sui social esprimendo tale pensiero: “Questa foto è il ritratto di un giovane, bellissimo uomo e il male è nell’occhio di chi lo guarda, non nel suo corpo nudo”. (fonte: https://donna.fanpage.it)
La questione è quanto può disturbare la visione del suddetto scatto o meno e ciò appunto può recare fastidio all’occhio umano, da quanto si apprende dalle chiacchere sul web. È il tipico cane che si morde la coda: quanto vale la libertà di espressione che attualmente viene messa a tacere non solo circa la suddetta foto ma anche nei confronti della musica? (in Ungheria, per esempio, una legge costringe i cittadini ad ascoltare musica nazionale e non più straniera).
Dunque, una donna in copertina funziona e un uomo no? Non siamo ancora pronti ad aprirci al nuovo linguaggio pubblicitario che magari può ribaltare lo stereotipo a cui siamo abituati?
La fotografia del giovane Bailey–Gates quanto meno ci ha insegnato a leggere e ad analizzare un’immagine in tutte le sue sfaccettature: carpirne il messaggio più nascosto, per esempio. Quindi sarebbe davvero giunto il momento di cambiare prospettiva di fronte tutto ciò che ci circonda. C’è da fermarsi, fare silenzio e riflettere, per una crescita personale e che possa essere addirittura collettiva.
Una chimera?