La lunga estate al teatro di Marcello – i concerti del Tempietto è stata florida e continua ad esserlo. Potremmo dire che sembra essere interminabile e tuttora prosegue il suo cammino. I concerti di musica classica coinvolgono il pubblico e il 5 settembre oltre una visita guidata offerta ai possessori del biglietto del concerto i due pianisti Edoardo Bonfissuto e Jun Li He hanno catapultato la platea all’interno di un universo che si può definire “divino”
Non c’è niente di più affascinante di un concerto. Non parliamo di quei concerti da stadio, dove ogni nota è amplificata a tal punto da far tremare i tuoi organi interni. No, parliamo dei concerti intimi, in luoghi storici, dove l’eco del passato si fonde con la musica del presente. È lì, nel cuore di Roma, al teatro di Marcello, che vi porteremo questa sera.
Immaginatevi qui, seduti tra le rovine di un’antica arena romana, dove un tempo gladiatori e bestie si sfidavano per l’applauso della folla. Ora, invece, è la scena di un duello di un altro genere: un duello musicale tra due giovani pianisti, Edoardo Bonfissuto e Jun Li He, che si sfidano non per la vita, ma per l’arte.
Edoardo Bonfissuto e Jun Li He:
un duello musicale
Il primo round è tutto di Edoardo. Il pianista italiano ha scelto un repertorio che oscilla tra Schubert, Rachmaninoff e Prokofiev. La sua esecuzione dei “Momenti Musicali” di Schubert è un vero viaggio nel tempo, un ritorno alle radici della musica romantica. Ma non è solo un esercizio di stile: c’è un palpabile senso di nostalgia, come se ogni nota fosse un ricordo che si dissolve nell’aria.
Quando passa a Rachmaninoff, si può sentire il cambiamento di tono. I “Momenti Musicali” di Rachmaninoff sono più intensi, più carichi di emozione. Edoardo li affronta con una passione che è quasi feroce, ma anche con un tocco di dolcezza che impedisce alla musica di diventare troppo oppressiva.
Il round finale, la “Sonata No. 2” di Prokofiev, è un tour de force di energia e dinamismo. Edoardo attacca ogni nota come se fosse la sua ultima, creando un finale che è tanto esplosivo quanto coinvolgente.
Edoardo Bonfissuto e Jun Li He:
tempesta di suoni classici
Dopo una pausa per una visita guidata nel Parco Archeologico del teatro di Marcello, è il turno di Jun Li He. La pianista cinese ha scelto un repertorio che spazia da Bach a Debussy, passando per Mozart, Chopin e ancora Rachmaninov. Ogni pezzo è un mondo a sé, ma Jun Li li collega tutti con la sua sensibilità e la sua maestria tecnica.
La sua interpretazione della “Suite Inglese” di Bach è limpida e precisa, un tributo al genio barocco del compositore tedesco. Quando passa a Mozart, però, si può sentire un senso di gioia, di puro piacere musicale, che rende la “Sonata No. 12” una delizia per le orecchie.
Il “Notturno” di Chopin è un momento di pura magia. Jun Li lo suona con un tocco così delicato che sembra quasi che le note stiano fluttuando nell’aria. Quando invece arriva allo “Scherzo No.2”, si scatena una tempesta di suoni potente ed emotiva.
Il finale, con Debussy e Rachmaninov, è un omaggio all’impressionismo musicale. Jun Li suona “Jardins sous la pluie” con un senso di colori e di sfumature che è veramente impressionante. E la “Serenata” di Rachmaninov è un finale perfetto, un canto d’amore che si dissolve nella notte romana.
Edoardo Bonfissuto e Jun Li He:
la vicinanza con il divino
Alla fine, nessuno dei due pianisti è un vincitore o un perdente. Hanno entrambi dato il massimo, e noi, il pubblico, siamo i veri vincenti. Perché è questo il vero scopo di un concerto: non solo ascoltare la musica, ma viverla, sentirla risuonare dentro di noi, farci vibrare in armonia con l’universo.
E così, mentre le ultime note si dissolvono nell’aria e la notte romana ci avvolge con il suo manto stellato, non possiamo fare a meno di sentirci un po’ più vicini al divino, un po’ più in sintonia con il ritmo dell’universo. Perché è questo che la musica può fare: può toccare la nostra anima, può far vibrare le corde più profonde del nostro essere, può farci sentire vivi in un modo che poche altre cose possono fare.
Perché siamo qui? Perché ci piace ascoltare la musica? Sono domande che ci siamo posti spesso, e la risposta è sempre la stessa: siamo qui perché la musica ci fa sentire vivi. Ci fa sentire parte di qualcosa di più grande, di qualcosa che va oltre noi stessi.
Alla ricerca della connessione con la musica
E il pubblico? Cosa pensa, cosa sente, cosa vuole? Ogni persona è un universo a sé, con i suoi pensieri, i suoi sentimenti, i suoi desideri. Ma c’è una cosa che ci unisce tutti, una cosa che ci fa sentire come una sola voce, una sola anima: la musica.
Ed è per questo che continuiamo a tornare, ancora e ancora, a questi concerti, a queste notti magiche sotto le stelle. Perché, in fondo, tutti siamo alla ricerca di quel momento di connessione, di quel momento in cui tutto sembra possibile e tutto ha senso.
E quindi, quando ascoltiamo o guardiamo un artista, non stiamo solo guardando un individuo che suona un pezzo musicale. Stiamo guardando un messaggero dell’umano, un interprete dell’universale. In lui e nella sua arte, vediamo riflesse le nostre speranze, i nostri sogni, le nostre paure e i nostri desideri. Vediamo, in breve, noi stessi.
E allora, cari amici, continuiamo a cercare, a sognare, a sperare. Continuiamo ad ascoltare, a vedere, a sentire. Perché la musica è la lingua dell’anima, e solo attraverso di essa possiamo davvero capire chi siamo. E, forse, chi potremmo diventare.
Filippo Novalis
Foto di Edoardo Bonfissuto: Luana M. Petrucci
Foto di Jun Li He dal web
Parco Archeologico del Teatro di Marcello
Notti romane del teatro di Marcello
Martedì 5 Settembre
Concerti del Tempietto – Festival Musicale delle Nazioni
Schubert – Rachmaninoff – Prokofiev
Edoardo Bonfissuto pianoforte
- Musiche di F. Schubert:
- Momenti musicali op. 94 no. 1, 2, 4
- S. Rachmaninoff: Momenti musicali op.16 no.1, 3, 4
- S. Prokofieff: Piano sonata no. 2 op. 14 in D minor
Visita guidata nel Parco Archeologico del Teatro di Marcello
riservata ai possessori del biglietto del concerto
In collaborazione con Pianofriends, Associazione Culturale fondata nel 2009 che organizza eventi per educare, promuovere e avviare giovani talenti all’arte della tastiera. Tutte le sue risorse di tempo, energie e denaro, servono per raggiungere questo obiettivo.
Bach – Mozart – Chopin – Debussy – Rachmaninov
Jun Li He pianoforte
Musiche di:
- Johann Sebastian Bach – Suite Inglese in Sol minore BWV 808
- Wolfgang Amadeus Mozart – Sonata No. 12 in Fa maggiore, KV 332
- Fryderyk Chopin – Notturno in Do diesis minore, Op.27. No.1
- Etude op. 10 No.12
- Scherzo No.2 in Si bemolle minore, Op. 31
- Claude Debussy – Estampes – No. 3. Jardins sous la pluie
- Sergej Rachmaninov – Pulcinella in Fa Diesis minore, Op.3 No. 4
- Serenata in Si Bemolle minore, Op.3 No. 5