Il concerto di Elisabetta Laganà al Teatro di Marcello (Sala Baldini – Roma) si è tenuto a fine marzo, esattamente nel giorno della Santa Pasqua. La giovane pianista ha dimostrato un talento eccezionale, che si è manifestato in ogni nota suonata, immergendo la platea in un’esperienza musicale straordinaria. La sua esecuzione è stata raffinata, limpida e gradevole, con una potenza che ha saputo dosare con grande abilità
Hai avuto l’opportunità di esibirti con importanti didatti e concertisti durante la tua carriera. C’è stato un momento o un’incontro in particolare che ti ha influenzato profondamente come musicista? Ci racconti la tua esperienza?
“Credo che ogni incontro abbia un perché e porti con sé un significato. Ho avuto occasione di conoscere molti affermati Didatti e Concertisti, ma forse, chi più di tutti ha lasciato qualcosa in me, è stato Benedetto Lupo. Mi è capitato di conoscerlo e poterci fare lezione in un momento particolare della mia vita, sia come persona che come musicista. Fare lezione con il Maestro è stato illuminante: è riuscito a comprendermi in ogni sfumatura già tramite poche note, dandomi poi consigli musicali e non, che porterò sempre con me.”
Fin dalle prime note, Elisabetta Laganà ha catturato l’attenzione del pubblico con il suo fascino nel porgere il suono. Le melodie sono fluite luminose nel letto dell’armonia, creando un’atmosfera magica e coinvolgente. La sua interpretazione delle “Variazioni sul tema – Au claire de la lune” di M. Clementi è stata magistrale, e ha trasportato gli spettatori in un viaggio emozionale attraverso le diverse sfumature musicali.
Hai vinto numerosi concorsi nazionali ed internazionali, dimostrando un talento eccezionale. Qual è stata la vittoria più significativa per te e come ha influenzato la tua carriera artistica?
“Forse, se dovessi pensare alla vittoria più Significativa per me, direi il Concorso Internazionale ‘Lucio Stefano D’Agata’. Mi sono messa in gioco dando tutta me stessa, senza risparmiarmi, e cercando di comunicare il più possibile; quando ciò viene premiato, e quindi avviene la magia della Musica, quella è la vittoria più grande. Da lì ho cercato di continuare a servire sempre l’Arte, certa che non basterà una vita per farlo.”
La “Sonata n. 11 in La maggiore, K 331” di W.A. Mozart è stata eseguita con una delicatezza e una maestria straordinarie. Elisabetta ha saputo catturare l’essenza di ogni movimento, dalla freschezza dell’Andante grazioso alle vivaci note dell’Alla turca. Le variazioni sul tema di un minuetto di Jean-Pierre Duport, “K 573”, hanno mostrato la sua abilità nel dare vita a melodie complesse e affascinanti.
Il bis con la “Romanza Op. 28 n.2” di Robert Schumann ha completato il concerto in modo emozionante. Elisabetta ha dimostrato ancora una volta la sua sensibilità e la sua capacità di trasmettere profonde emozioni attraverso le sue interpretazioni.
Oltre alla tua carriera da solista, hai anche esperienze come pianista in formazioni cameristiche. Qual è la sfida più grande nel suonare in un ensemble e come bilanci il tuo stile personale con quello degli altri musicisti?
“È proprio vero, è una bella sfida. Nel suonare con qualcuno è normale che debba avvenire una ‘comunione’ e così ho sempre cercato di fare con chiunque mi sia relazionata. Scavare a fondo alla musica, avere un obbiettivo comune e trasmetterlo.”
Elisabetta Laganà: sentire di gioia
L’ambito organizzativo del concerto di Pasqua è stato impeccabile. Le Notti Romane al Teatro di Marcello – Concerti del Tempietto hanno offerto un ambiente suggestivo e affascinante, perfetto per un concerto di questa portata.
La Sala Baldini è stata il luogo adatto per apprezzare la bellezza e l’energia della giovane pianista.
Il pubblico presente, dotato di una intensa disponibilità e una penetrante attenzione, ha permesso che Elisabetta trasformasse il suo sentire in gioia.
Potremmo dire: successo completo!
Filippo Novalis
Foto: Chiara Masia
Concerti del Tempietto
Notti Romane del Teatro di Marcello
Festival Musicale delle Nazioni
Elisabetta Laganà pianoforte
Au claire de la lune – M. Clementi variazioni sul tema
Sonata n. 11 in La maggiore, K 331 – W.A. Mozart
K 573 minuetto – Jean-Pierre Duport variazioni sul tema
Romanza Op. 28 n.2 – Robert Schumann