Una lunghissima strada da percorrere
La promettente autrice Virginia Risso costruisce uno spettacolo (disponibile per ora soltanto online) pieno di ottime intenzioni e deciso a sottolineare in modo puntuale tutti i contesti in cui attualmente, ancora, le donne sono private della propria libertà e della giustizia
Un circo tragicomico e angosciante è la casa di sei pagliacci altrettanto inquietanti e diavoleschi: quelle figure sono in realtà sei donne a metà, sei donne che, come tutte le altre, devono alzare la voce e faticare il doppio per far valere i propri diritti, quando ci riescono.
Sebbene alcune delle scelte registiche della brava Virginia Risso pecchino di eccessiva retorica e siano fortemente legate a uno stile contemporaneo ormai già visto troppe volte, la qualità di ‘Emancip(h)ate’ non ne risente e il contenuto, come è giusto che sia in questi casi, si impone con decisione sulla forma.
L’atmosfera delirante della rappresentazione ribadisce allo spettatore quanto anche nella nostra epoca ultramoderna la donna sia costretta a sottostare a obblighi, regolamenti e tradizioni che rasentano la follia e che la imprigionano in una spirale di umiliazioni, di offese e di pregiudizi che sembrano quasi la normalità.
Il pubblico maschile fa fatica a immedesimarsi nella narrativa del lavoro, e forse questo è il sintomo peggiore scaturito dal copione: la difficoltà che un uomo ha nel trovare empatia con la donna quando si arriva a diritti, doveri e meriti è l’elemento più eloquente di questa circostanza che deve essere risolta il prima possibile.
Virginia Risso può contare su un solido cast di giovani attrici capaci e coinvolte che, insieme alla stessa regista, danno vita sul palcoscenico a un’opera dolorosa e grottesca che evidenzia ancora di più questo grave squilibrio contemporaneo eliminando qualsiasi traccia di ottimismo.
In attesa che l’opera arrivi in scena, sarà bene consigliare la visione alle donne ma soprattutto agli uomini, informandoli e avvisandoli di prestare la massima attenzione ad ogni singola parola che verrà pronunciata dal cast.
Gabriele Amoroso
Emancip(h)ate
con la collaborazione di Marco Zordan e del Teatro Trastevere
Scritto e diretto da Virginia Risso
Aiuto regia Matteo Maria Dragoni
con Sabrina Biagioli, Giulia Capuzzimato, Jessica Di Bernardi, Sara Morassut, Virginia Risso e Lorenza Sacchetto
Coreografie di Giulia Capuzzimato
Riprese Nuvole Rapide Produzioni
Allestimento luci Luca Pastore
Tecnico audio-luci Matteo Maria Dragoni
Vocal coach Marco Panunzio
Actor coach Commedia dell’Arte Luca Gabos
Ufficio stampa Antonella De Tino
Produzione Teatro al Femminile