Ovvero il sogno di Esse e l’incubo di Emme
‘Esseremme’ è uno spettacolo scritto e diretto da Stefano Vona Bianchini in scena al Teatro Basilica di Roma dal 9 al 12 gennaio. La commedia, dai registri noir, racconta di due fratelli e il loro complicato rapporto. Nel cast, accanto al regista, troviamo Simone Corbisiero, Valeria Romanelli e Giorgio Squilloni
Esse e Emme sono due fratelli gemelli che si ritrovano a vivere un incubo mentre sono addormentati davanti alla televisione. L’angoscioso sogno ha come oggetto la morte dei loro genitori, a cui hanno assistito, loro malgrado, anche i vicini.
I due gemelli, interpretati da Stefano Vona Bianchini e Simone Corbisiero, ci trasportano nella loro casa dove regna un’atmosfera notturna e opprimente, enfatizzata anche dalla struttura del teatro.
Su di loro incombe uno schermo, unico elemento di scena, dove vengono proiettati spezzoni di film (“Shining”, “Beetlejuice”, “Ritorno al futuro”), un’intervista di Micheal Jackson e un misterioso personaggio.
All’interno dell’essenziale scenografia i protagonisti, insieme a Valeria Romanelli e Giorgio Squilloni, sfoggiano una recitazione incalzante e a tratti comica, che conferisce alla drammaturgia un andamento vorticoso. Si passa di continuo dalla realtà al sogno e viceversa, arrivando a un punto in cui i due piani si sovrappongono.
Il grande difetto della rappresentazione è però l’eccessivo accumulo di argomenti e di citazioni di cui viene farcita la vicenda. Lo spettatore quindi si sente disorientato dal suo svolgimento e rimane in sospeso, chiedendosi quale sia il fulcro del racconto: un continuo aprirsi di periodi non sviluppati fino in fondo, in cui non c’è mai un punto fermo né una proposizione iniziale.
Da un lato, infatti, si potrebbe pensare a due moderni Eteocle e Polinice, gemelli che si contendono il trono e che finiscono per mettersi uno contro l’altro; dall’altro, invece, le dinamiche, e soprattutto il rapporto tra i fratelli e i vicini, finiscono per cambiare la direzione della storia senza trovarne una vera e propria. In fase di scrittura si sarebbe dovuta fare una scrematura delle idee in modo da trovare una linea principale di lavoro e di conseguenza avere direttive registiche più chiare.
Il caos in scena di conseguenza non aiuta nel definire i quattro personaggi: sebbene la coppia dei vicini, impicciona e nevrotica, non abbia un ruolo preciso all’interno della pièce, sembra essere la più delineata.
‘Esseremme’, quindi, rimane piuttosto un vano tentativo di attingere dal mondo di David Lynch, senza però avere il pregio di saper gestire le fila del discorso e di rimettere tutto in ordine prima dei titoli di coda grazie a un incastro perfetto.
Una curiosità riguarda le due locandine di ‘Esseremme’: l’una ritrae i volti degli attori serigrafati, mentre l’altra due bambini in bianco e nero con gli occhi coperti da una striscia bianca, con l’intento di evidenziare il tema dell’incubo e il ruolo dei media che nel mondo dello spettacolo hanno molto peso.
Maria Vittoria Guaraldi
Teatro Basilica
dal 9 al 12 gennaio
Esseremme
Ovvero il sogno di Esse e l’incubo di Emme
scritto e diretto da Stefano Vona Bianchini
con Stefano Vona Bianchini, Simone Corbisiero, Valeria Romanelli e Giorgio Squilloni
aiuto regia Giorgio Squilloni
musiche originali Giuseppe D’Amico
costumi Luisa Broksovijc
scenografia Stefano Vona Bianchini