In scena al teatro Quirino di Roma, fino al prossimo 9 ottobre, ‘Fedra’, la tragedia di Seneca, torna con una prospettiva completamente rinnovata grazie alla regia firmata da Elena Sofia Ricci. La nota e amata attrice inventa uno scenario imprevedibile all’interno del quale i personaggi vivono le proprie disavventure
Atene. Fedra, moglie di Teseo, è innamorata di Ippolito, figlio di primo letto di Teseo stesso. L’amore di Fedra non è corrisposto e quando il giovane Ippolito fugge dalla reggia, oppresso dall’ossessione della matrigna, quest’ultima medita una terribile vendetta che le si ritorcerà contro non appena Teseo torna da un’impresa negli inferi.
Questa versione di ‘Fedra’, diretta con non poco azzardo da Elena Sofia Ricci, sorprende per molteplici motivi che, prima di tutto, lasciano finalmente intatta la sacralità della tragedia.
A fronte di una scenografia dalle tinte post apocalittiche, la rappresentazione mantiene inalterate le unità aristoteliche e fa affidamento su una recitazione classica e solenne, da parte di tutto il cast, che trasporta il pubblico in un’atmosfera antica e inviolabile.
Fedra: protagoniste eccellenti
È proprio l’interprete di Fedra, la bravissima Valentina Banci, a trascinare con sé tutta la natura dell’opera: l’attrice è dotata di una visceralità sofferente e una presenza scenica potentissima che esaltano le cupe sfumature del copione.
Non è da meno il resto degli attori, tra i quali spicca l’interprete della nutrice, Francesca Mazza, che riesce a essere il perfetto contraltare di Fedra.
Convince di meno il coro, che si ritrova a calcare il palco con una forma forse troppo didascalica e prevedibile, seppur perfettamente funzionale all’azione.
In un lavoro che nella sua globalità è ben riuscito, Elena Sofia Ricci, grazie soprattutto alle suggestive luci di Stefano Limone, costruisce anche un paio di scene azzeccate a livello estetico che da sole valgono la bellezza dell’intero spettacolo.
Gabriele Amoroso
Teatro Quirino
dal 4 al 9 ottobre
Fedra
di Seneca
Regia Elena Sofia Ricci
con Valentina Banci, Sergio Basile, Francesca Mazza, Gabriele Anagni, Ilaria Genatiempo, Elisabetta Arosio, Alberto Penna, Valentina Martone, Aurora Cimino e Dafne Rubini
Traduzione Alfonso Traina
Light designer Stefano Limone
Musiche Stefano Mainetti
Scene e costumi Andrea Taddei