Ognuno ha le sue regole
Cinque repliche per la storia di San Francesco di Assisi hanno visto protagonisti sul palco interno della II rassegna del Marconi Teatro Festival Michele Paulicelli e il suo cast formato da 20 artisti. Una vicenda che ci riporta ai valori essenziali ma soprattutto risveglia in noi l’amore verso il prossimo
Dal 1981 ‘Forza venite gente’ (Frate Francesco) riscuote successo di pubblico, non solo in Italia ma anche all’estero. Un musical di tutto rispetto che però avrebbe necessità di essere rappresentato in spazi più ampi.
La vicenda si ambienta nel Medioevo. Giovanni di Pietro Bernardone, si sa, si spoglia delle sue ricche vesti, scegliendo una vita semplice a contatto con la natura e devota al prossimo. Come farà successivamente Chiara, collaboratrice di San Francesco.
Frate Francesco (Michele Paulicelli) è dunque il poverello di Assisi deriso dal padre Pietro Bernardone (Roberto D’Alessandro), il quale, autoritario, ostenta la sua immensa ricchezza davanti a tutti i cittadini. Inoltre sembra rivolgersi al popolo (il pubblico) narrando la vita del figlio.
Lo spettacolo molto colorato è ben sviluppato: suddiviso in quadri, riesce nell’intento di essere compreso con facilità da tutti, adulti e piccini. I temi pertanto vengono sviscerati dall’inizio alla fine degli avvenimenti.
Lo stesso Paulicelli guida la regia con estrema cura: le movenze dei venti artisti (attori, ballerini e cantanti) sono accattivanti e congeniali all’insieme. Malgrado ciò Paulicelli, pur impersonando il protagonista, non spicca per le sue doti vocali, durante l’esibizione infatti molto deboli.
Le coreografie sono semplici e adattate allo spazio a disposizione: ci si muove su una pedana nera ben progettata e i giochi di luce cambiano effetto a ogni cambio scena.
Le canzoni vantano di sonorità diverse tra loro, mentre tra tutti gli interpreti spicca la Cenciosa, brava sia nei movimenti del corpo, sia nella recitazione. Anche chi veste i panni del lupo emerge per la sua espressività vocale, calda e intensa, come chi interpreta Chiara.
I costumi a cura di Graziella Pera esercitano su di noi una forte influenza: disegnano fogge medievali caratterizzate da colori acidi. La natura viene rappresentata con abiti mirati: animali, alberi, luna e sole. Il viaggio in Terra Santa, invece, viene portato in scena con odalische, turbanti e musica orientale.
Insomma un’attenzione al dettaglio che non fugge all’occhio più attento, in cui si riconoscono i brani più famosi e il valore della semplicità, che va a scontrarsi con quello della ricchezza. Il Diavolo tentatore entra così in scena mediante un gioco di luci rosse e nere. Una lotta tra bene e male, tra morte e vita, che ridimensionano la stessa attraverso riflessioni, dubbi e incertezze.
Annalisa Civitelli
Foto: Civitas Creativa
Teatro Marconi
II Rassegna Marconi Teatro Festival – Estate 2018
4, 5, 6, 7 e 8 luglio
Forza venite gente (Frate Francesco)
regia e musica Michele Paulicelli