Un amore muto
Al teatro Due di Roma dall’8 al 10 novembre, è andato in scena in anteprima nazionale ‘Girasoli’, il nuovo monologo scritto da Giovanni Arezzo e interpretato da Alice Sgroi. Dai registri noir racconta il dramma della solitudine dei nostri tempi
Sarah M è un’attrice di teatro che si è suicidata per liberarsi dalle sue ossessioni basate sulla paura di perdere la donna della sua vita, di non vivere l’amore e di conseguenza non sapere che direzione seguire nella vita. La troviamo quindi in un non-luogo, sospesa, che si racconta e fa i conti con i fantasmi che la perseguitano.
La sua storia, con la sola scenografia di fogli stropicciati e consunti, procede secondo due linee: una più distesa riservata ai ricordi piacevoli, l’altra più nervosa dedicata a quelli più dolorosi.
La recitazione, calma e nervosa al tempo stesso, segue gli stati d’animo del personaggio, e spinge lo spettatore a immedesimarsi nella drammatica vicenda. Ciò che inoltre rende interessante l’interpretazione è l’uso del corpo contestualizzato a riempire lo spazio a disposizione.
Le ripetizioni dei movimenti circolari creano altresì dei vortici infiniti: quasi un correre in tondo sul palco. La voce fuori campo di Claudia Fichera supporta l’insieme; la coscienza di Sarah parla, così il mondo esterno a lei.
Alice Sgroi possiede dunque l’abilità di srotolare parole senza mai perdere il filo: ci conduce nel suo labirinto di sogni, paure e ricordi, che hanno come perno l’amore inteso sia come dannazione sia come salvezza. Ride, si confida con il pubblico e si strappa i vestiti.
La regia di Arezzo è concentrata sull’interprete: sfrutta musica elettronica, luci violente e soprattutto il rumore inquietante di una goccia che introduce la rappresentazione. Giovanni Arezzo confeziona uno spettacolo intenso capace di scavare nell’animo di una persona dalla psicologia complessa e che possiede la stessa natura delirante di un quadro di Dalì senza soluzione.
Maria Vittoria Guaraldi
Foto Gianluigi Primaverile
Teatro Due
dall’8 al 10 novembre
Girasoli
regia Giovanni Arezzo
con Alice Sgroi
assistente alla regia Gabriella Caltabianco
disegno luci Carmelo Lombardo
costumi Grazia Cassetti
voce registrata Claudia Fichera
progetto grafico Maria Grazia Marano
progetto fotografico Gianluigi Primaverile
produzione Teatro mobile di Catania