Nel suggestivo scenario del Teatro di Marcello (Sala Baldini – Roma), nell’ambito dei Concerti del Tempietto – Festival Musicale delle Nazioni, il giorno di Pasquetta, il 1° aprile, il duo musicale Giulia Deda e Livia Gatto si è esibito in un concerto che ha catturato l’attenzione e trasformato la disponibilità del pubblico in pura gioia
Qual è stata l’ispirazione dietro la scelta del programma musicale per il concerto al Tempietto?
“Abbiamo deciso di includere nel programma dei pezzi che ci stanno a cuore, ma anche significativi per questo tipo di formazione. I primi due brani sono dei pilastri della letteratura cameristica per violoncello e pianoforte, la cui scrittura crea una sinergia perfetta tra i due strumenti. L’ultimo, ‘Le Grand tango’, è invece un pezzo con caratteristiche contrapposte alla prima parte del programma, tra cui una forte ritmicità, che lo rende molto orecchiabile all’ascolto.”
La violoncellista Giulia Deda e la pianista Livia Gatto hanno offerto un’interpretazione magistrale di opere di Brahms, Schumann e Piazzolla, regalando al pubblico un’esperienza musicale indimenticabile.
La performance ha preso vita con la “Sonata per violoncello e pianoforte n.1 op. 38” di Johannes Brahms. La sintonia delle musiciste è palpabile, crea infatti un dialogo intenso e coinvolgente tra gli strumenti.
L’Allegro non troppo ha avvolto gli spettatori con una melodia dolce e malinconica, mentre l’esibizione dell’Allegretto quasi Menuetto e Trio ha fatto emergere la tecnica impeccabile del duo musicale. L’Allegro finale ha concluso la sonata con una potenza travolgente, lasciando gli spettatori senza fiato.
Come avete lavorato insieme per creare un’interpretazione così coinvolgente delle opere eseguite?
“Ci siamo conosciute anni fa in un contesto al di fuori della musica, ragion per cui il legame tra noi due è particolarmente saldo. Suoniamo da tanto tempo insieme, quindi nel corso degli anni si è sviluppato tra di noi un affiatamento sempre maggiore che ha consentito una comunicazione volta a elaborare e ampliare idee musicali. Questo avviene specialmente durante le prove, ma anche in concerto.”
Giulia Deda e Livia Gatto: freschezza e vitalità
Il viaggio musicale è continuato con i “Phantasiestücke op. 73” di Robert Schumann. Deda e Gatto hanno saputo esprimere con grande intensità le sfumature emotive di queste composizioni.
Il primo movimento, “Zart und mit Ausdruck”, è stato eseguito con una delicatezza e una sensibilità commoventi. Il secondo movimento, “Lebhaft, leicht”, ha portato una ventata di freschezza e vitalità, infine il terzo movimento, “Rasch, mit Feuer”, ha incendiato la sala con la sua passione travolgente.
Il clou della serata è stato rappresentato da “Le Grand Tango” di Piazzolla, una composizione che richiede grande virtuosismo e profondità interpretativa.
Deda e Gatto hanno dimostrato una padronanza tecnica straordinaria, eseguendo con maestria le intricate melodie e le complesse armonie di questa composizione. Il loro coinvolgimento emotivo ha trasmesso al pubblico una gioia contagiosa, che si è tradotta in applausi scroscianti e sorrisi luminosi.
Giulia Deda e Livia Gatto: connubio perfetto
Il duo artistico ha mostrato dunque una maturità musicale eccezionale nonostante la sua giovane età. Abilità impeccabile e passione contagiosa hanno reso l’evento un vero spettacolo per gli occhi e per le orecchie.
Livia Gatto, al pianoforte, ha attestato una sensibilità e una musicalità straordinarie, creando un connubio perfetto con Giulia Deda al violoncello.
Il bis, con “Le Grand Tango”, è stato un tripudio di contentezza generale; il pubblico, quindi, è stato felice di aver partecipato al concerto, in una sera di Pasquetta fuori dal comune che – con i tempi che corrono -, è veramente tanto!
Qual è stata la vostra sensazione nel vedere la reazione entusiasta del pubblico durante e dopo il concerto?
“Per noi musicisti la soddisfazione più grande consiste nel comunicare qualcosa al pubblico: è una gran soddisfazione aver ricevuto riscontri positivi, perché la nostra speranza è proprio quella di lasciare un qualche segno nell’ascoltatore. Questo aspetto della musica non si ricava, purtroppo, solamente da un elemento estemporaneo: il lavoro del musicista è proprio quello di studiare per suscitare tale effetto e quando il riscontro per tutto il lavoro si rivela positivo la soddisfazione risulta in una sorta di carburante, che alimenta la motivazione per studiare e fare di meglio.”
Filippo Novalis
Foto: Chiara Masia
Concerti del Tempietto
Notti Romane del Teatro di Marcello
Festival Musicale delle Nazioni
Giulia Deda violoncello
Livia Gatto pianoforte
Sonata per violoncello e pianoforte n.1 op. 38 – Brahms
Phantasiestücke op. 73 – Schumann
Zart und mit Ausdruck | Lebhaft, leicht | Rasch, mit Feuer
Le Grand Tango – Piazzolla