Hamletas
Annalisa Civitelli Stagione 2018/2019 francesca ciocchetti, galatea ranzi, hamletas, ludovica modugno, recensioni, Roma, sarah biacchi, shakespeare, teatro, teatro piccolo eliseo 0
La rassegna Off del teatro Eliseo di Roma presenta “Hamletas”, una versione decisamente unica dell’”Amleto” di William Shakespeare diretta da Sarah Biacchi ed interpretata da sole attrici donne. Pur trattandosi di un primo studio e necessitando dunque di correzioni e aggiustamenti, l’esperimento della regista promette benissimo e porta in scena nomi altisonanti che garantiscono la riuscita della messinscena
La tragedia del principe di Elsinore rivive attraverso una selezione di scene e monologhi più significativi in cui ogni ruolo è interpretato da una donna. Il dramma della famiglia reale danese diventa dunque un gineceo dove le disavventure inventate da William Shakespeare rimangono invariate ma intrise di pathos tipicamente femminile.
In quanto primo studio lo spettacolo della giovane Sarah Biacchi necessita assolutamente di determinate correzioni: l’atmosfera che si crea durante tutta la rappresentazione è connotata da una gravità esagerata e, se da un lato questa circostanza fa sì che per un’ora e mezza il tempo sia come sospeso e l’attenzione del pubblico sia assoluta, dall’altro si crea quasi un sentimento di malumore poiché la regista esalta ed isola di fatto soltanto gli aspetti più tragici di tutta l’opera di Shakespeare.
Lascia perplessi anche la scelta di mettere insieme un gruppo di attrici in cui sono evidentissime le differenze di talento fra una parte del cast e l’altra: non è insomma un’ottima idea radunare sullo stesso palco interpreti straordinariamente dotate come Ludovica Modugno e Galatea Ranzi insieme a giovanissime leve palesemente lontane anni luce dalla caratura delle citate.
In merito al cast va detto che la protagonista, l’ottima Francesca Ciocchetti, trasmette un chiaro sentimento di gioia personale nel poter interpretare uno dei ruoli più ambiti da qualunque attore uomo mantenendo però la linea che accomuna ogni scena dello spettacolo ed infatti il suo Amleto è permeato da un’infusione di estrema tragicità e soprattutto da una passione negativa e totalmente fisica, uterina, che lo allontana del tutto dall’ideale di umano meditabondo e cervellotico che nel corso dei secoli il pubblico ha imparato a conoscere.
Costumi quasi interamente neri, luci bassissime e lo spazio scenico organizzato nel piccolo foyer della seconda balconata del celebre teatro formano un insieme che, per quanto suggestivo, accresce di molto la claustrofobia fisica e psicologica che la regista, probabilmente, vuole creare di proposito.
“Hamletas”, che è fondamentalmente un esperimento, manifesta tuttavia un interessante modo di leggere un testo universalmente conosciuto e dimostra come il teatro sia da sempre una materia malleabile e senza confini di alcun genere. Di conseguenza Sarah Biacchi ha unito coraggio e consapevolezza per creare un lavoro che, opportunamente rivisto, potrebbe essere il precursore di interessanti novità per le scene.
Gabriele Amoroso
Teatro Eliseo
dal 16 al 28 ottobre
Hamletas
studio da William Shakespeare
regia Sarah Biacchi
con
Francesca Ciocchetti Amleto
Galatea Ranzi Gertrude
Ludovica Modugno Claudio
Debora Zuin Polonio
Federica Sandrini Ofelia
Elena Aimone Laerte
Serena Mattace Raso Orazio
Caterina Gramaglia Rosencrantz
Tullia Daniele Prete, Prima Attrice
Diletta Acquaviva Guildersten
aiuto regia Solimano Pontarollo
movimenti di scena Isa Traversi
costumi Susanna Proietti
assistente alla regia Antonietta Bello
light designer Francesco Bàrbera
produzione Teatro Eliseo
foto Matteo Nardone