La voracità del più debole
Online dal 24 marzo scorso, il nuovo cortometraggio del video–maker Raffaele Romano, con protagonista il promettente Giovanni Arezzo, ci invita a riflettere sulle dinamiche economico–comportamentali della nostra società attraverso lo scorcio di vita di un clochard
“Just a piece of bread. I’m hungry! I’m not bad” questa è la frase che ripete un giovane senzatetto (Giovanni Arezzo) per le vie di Londra. L’indifferenza dei passanti lo porta a vagare per la metropoli alla ricerca di qualcosa per sostentarsi.
La riflessione dello spettatore sulla misera condizione del protagonista viene interrotta quando il giovane incontra in un parco un vecchio (Dominic Chianese, l’indimenticabile Zio Junior de “I Sopranos” e Johnny Ola de “Il Padrino parte 2”) vestito con abiti eleganti. La differenza tra i due personaggi è dunque significativa e non si sofferma alla semplice scelta del vestiario.
L’uomo anziano getta da mangiare a dei piccioni spezzettando un tozzo di pane, in un gesto che potremmo interpretare come metafora della società consumistica in cui i più deboli sono invitati a lottare tra loro per poche briciole.
Quando però il povero ragazzo prova a chiedere il cibo al vecchio, quest’ultimo scatena in modo imprevedibile la sua ira verso di lui, mentre gli uccelli diventano all’improvviso violenti. Il paragone tra piccioni e il giovane clochard veicola perfettamente il tema della voracità: è proprio la disumanità del vecchio a rendere lo stormo famelico.
Il corto lascia spazio all’immaginazione: lo spettatore rimane così sospeso tra illusione e realtà. Ritroviamo infatti il vagabondo sfamarsi con il pezzo di pane impregnato di sangue (immagine di forte impatto visivo), in quella che potremmo definire la risposta comune delle masse contro la sopraffazione.
In una sorta di personale visione cinica della realtà, Giovanni Arezzo ci mostra come il più forte tende quasi sempre a sottomettere il più debole ma ci insegna inoltre che è proprio questo atteggiamento a scatenare la risposta emotiva dell’oppresso.
Nessuna acrobazia intellettualistica, dunque. In una messa in opera semplice ed efficace, l’emergente video–maker ha un solo messaggio da offrire allo spettatore il quale lo capta in modo diretto. L’insieme è supportato dall’ottima fotografia di Richard Osborne e dalla scelta dei costumi a cura di Sarah Pollicita, che definiscono con immediatezza l’idea del giovane regista.
Il connubio tra la regia di Romano e l’interpretazione di Arezzo è convincente e precisa. Già vincitore del premio “Best Indie Short Movie” al LAFA’s Film Awards (2019), ‘Hungry Birds’ è un interessante cortometraggio che ci invita a riflettere sul rapporto con il prossimo e su quanto il nostro atteggiamento verso gli altri possa influenzare il loro modo di operare.
Andrea Maresi
Hungry Birds
di Raffaele Romano
con
Giovanni Arezzo Clochard
Dominic Chianese Vecchio
Costumi Sarah Pollicita
Fotografia Richard Osborne
Make up Brooke Lee Davis
Montaggio Daniele Nania
Musiche Giovanni D’allò
Sceneggiatura Raffaele Romano
Sound Design Vera Sorrentino
Sound Mixer James Toucher
VFX Salvatore Lo Cascio
Distribuzione Flat3Media
Produzione Giorgio & Raffaele Romano
Assistente Produzione Kira Dhaliwal
Genere Drammatico
Durata 9′
Anno 2020
Link: https://www.youtube.com/watch?v=_rpJHE5wR5g
Official Teaser 1: https://www.youtube.com/watch?v=5Own4U8aFOM&feature=youtu.be
Official Teaser 2: https://www.youtube.com/watch?v=nAHeOIFP2Jk&feature=youtu.be