‘I quaderni del pianto’ è un romanzo di Marcela Serrano, pubblicato a maggio del 2009 dalla casa editrice Feltrinelli. Racconta un duro spaccato della storia latino-americana: il rapimento dei bambini appena nati per donarli a famiglie ricche e facoltose
“Cercai di scoprire quanti strati di pelle bisognava cambiare prima di morire. Quanta fatica diventare adulti.”
La protagonista è una giovane donna che si è recata in ospedale per dare alla luce la sua bambina. Ma ben presto la neo mamma riceve una notizia sconvolgente: sua figlia a causa di una violentissima febbre non ce l’ha fatta ed è morta. Il suo corpicino non viene restituito ai genitori che si ritrovano a provare il dolore più grande che una persona possa mai percepire.
La ragazza non riesce a rassegnarsi, il forte e indissolubile legame madre-figlia, le fa pensare che sua figlia sia ancora viva e inizia una dura lotta cercando di scoprire la verità sulla scomparsa di sua figlia.
Inizia a piantonarsi davanti all’ingresso dell’ospedale cercando di carpire più informazioni possibili. I giorni trascorrono lenti ma comunque continua nel suo intento finché finalmente qualcosa inizia a cambiare.
“La vita mi si è di nuovo spezzata a metà, amiche, non voglio combattere“.
I quaderni del pianto: le complici
Sono molte le donne che si radunano e la maggior parte delle quali hanno subito la stessa ingiustizia del rapimento del proprio figlio spacciandolo per morte improvvisa.
La protagonista conosce Olivia, un’avvocatessa, che decide di unirsi a lei per combattere insieme per una causa comune. Il numero di partecipanti crescerà sempre di più finché il caso diventa lo scopo principale di un’associazione.
“Lo psicologo mi aveva avvertita: non smetterà mai di far male. A volte riuscirai a distrarti, a volte ti sembrerà che il cuore abbia dimenticato la grande perdita. Ma ecco che succede qualcosa di insignificante e la ferita si riapre. Non aspettarti niente di diverso. Devi imparare a vivere, e anche a godere, con quella ferita sempre lì, aperta o semiaperta. Mai completamente rimarginata.”
Il matrimonio naufragato
Il rapimento della propria bambina non è la sola motivazione di sofferenza per la giovane donna, ma suo marito non crede a ciò che sostiene e la esilia a casa dei genitori con il tentativo di farla rinsavire.
Ma questo vano tentativo serve solo a rafforzare in lei l’idea che nessuna lotta, nessun sacrifico è mai abbastanza da affrontare se il fine è la scoperta della verità.
“Quando si diventa donna se ti hanno strappato l’infanzia? Quando ho avuto le mie prime mestruazioni, rispose.”
La rassegnazione
Il caso del rapimento dei bambini inizia a interessare sempre a più persone e finisce anche sotto la lenta di ingrandimento mediatica, la protagonista diventa la portavoce del gruppo e partecipa a diversi programmi televisivi e interviste dove rende pubblico cosa succede in alcuni ospedali del paese.
In poco tempo le donne riescono a raggiungere ottimi risultati ma, nonostante la fama e l’interesse pubblico, non riescono a essere soddisfatte dei risultati ottenuti perché il loro unico obiettivo era quello di riabbracciare i propri bambini.
Un fatto realmente accaduto diventa romanzo
Gli avvenimenti narrati da Marcela Serrano sono frutto di una storia di fantasia basata su un fatto vero. La sofferenza, la lotta, la voglia di riscatto sono tutti sentimenti autentici narrati da protagoniste inventate per rendere ancora più autentica una vicenda così triste.
Tuttavia, non sempre si riesce a ottenere il lieto fine e spesso la strada per la rinascita è disseminata da molti ostacoli capaci di far perdere la rotta più e più volte.
La scrittura della Serrano è semplice, come una storia narrata ai bambini: intento fatto di proposito per diffondere un messaggio che in sé basta a rendere il romanzo profondo e accattivante.
Jessica Mandia
Biografia
Nata a Santiago del Cile nel 1951, Marcela Serrano è una delle voci più importanti della narrativa sudamericana.
Nel 1973 si trasferisce a Roma a causa del golpe e torna in Cile nel 1977, dove si diploma in incisione e lavora in diversi ambiti delle arti visive. Presto, però, decide di lasciare questo lavoro e si dedica alla scrittura.
Il suo editore di riferimento in Italia è Feltrinelli, con il quale ha pubblicato: “Noi che ci vogliamo così bene” (1996), che ha vinto in Francia il premio Côté des Femmes, “Il tempo di Blanca” (1998), “L’albergo delle donne tristi” (1999), “Antigua, vita mia” (2000), “Nostra Signora della solitudine” (2001), “Quel che c’è nel mio cuore” (2002), “Arrivederci piccole donne” (2004), “I quaderni del pianto” (2007), “Dieci donne” (2011), “Adorata nemica mia” (2013), “Il giardino di Amelia” (2016) e “Il mantello” (2020).
I quaderni del pianto
Marcela Serrano
Editore Feltrinelli
Collana I narratori
Genere Narrativa
Anno 2007
Pagine 128