L’avanguardia genetica
“A volte anche il dolore torna utile.”
Uno degli interrogativi più contraddittori della storia dell’umanità, “L’uomo nasce o diventa cattivo?”, probabilmente è uno degli spunti da cui Tony Laudadio è partito per il suo nuovo lavoro. Lo scrittore infatti, nel suo ultimo libro, dà vita a una trama distopica che riguarda la natura umana: narra di un mondo dove la malvagità delle persone viene eliminata. Ma qual è il prezzo che siamo disposti a pagare per una società perfetta?
L’autore ci trasporta in una società italiana futuristica e sottopopolata, quasi artefatta. I veicoli viaggiano sospesi, i forti cambiamenti climatici influenzano le persone, si comunica tramite PC e ologrammi, gli affetti sono da ricostruire e la modificazione genetica è all’ordine del giorno. La gente si mantiene sempre giovane, l’estetica è una sicurezza, e si può scegliere come avere un figlio: se alto o magro, con occhi chiari, biondo o moro, e così via.
In uno sfondo prettamente scientifico, Laudadio sceglie di ambientare gli eventi. Siamo prossimi al 2050: la scoperta più rivoluzionaria e clamorosa è stata quella del “gene C”, ma non possiamo parlare di questo senza nominare la genetista Elisabetta Russo, nonché protagonista ed eroina della storia.
Il “gene C” o anche “gene criminale” è la dimostrazione scientifica del perché si delinque. In seguito a questa rivelazione entra in vigore la “legge Genesi”: essa consiste nel giustiziare, in seguito a un test, le persone che hanno il gene, pur non avendo commesso reato.
Si tratta pertanto di una pulizia sociale, un vero sconvolgimento per la specie umana: anche le gravidanze vengono interrotte dopo aver eseguito l’esame del gene, confermando il pensiero che “criminali si nasce”.
Una soluzione definitiva e alquanto drastica, con la quale non tutti concordano. Diversi gruppi di oppositori, tra i quali “Erode”, insorgono: ribellarsi però è reso vano. La “legge Genesi” parla chiaro: all’interno delle città silenziose e delle abitazioni protette dall’esterno, si vive in uno stato di benessere e serenità mai esistito prima.
La Dottoressa Russo tuttavia, nel corso delle sue vicissitudini, si ritrova a dubitare di un ideale da lei creato. In preda all’imprevedibilità, sconvolge la sua vita, si appropria di una libertà che la svincola dai dispositivi elettronici, riempiendo la sua mente di domande. Molte senza risposta.
“Cos’era questa felicità? In che consisteva? Si faceva domande assurde negli ultimi tempi. Specialmente sull’amore. Aveva sempre ritenuto l’amore la conseguenza della pigrizia dell’animo umano, il desidero di un comodo appoggio alla propria solitudine …”
Tony Laudadio, attore e autore di testi teatrali e letterari, con “Il blu delle rose” dimostra un’ottima abilità nell’arte scrittoria. Senza lasciare nulla al caso, combina agevolmente gli spazi temporali in cui la vita della protagonista si incastra alla perfezione con quella dei personaggi a lei affiancati. Inoltre, la descrizione del carattere e dei relativi stati d’animo di ogni soggetto rende la vicenda più credibile.
La narrazione è congeniale: le situazioni avveniristiche si intersecano con naturalezza a quelle attuali, a fatti di cronaca odierni. Interessanti sono i titoli di ciascun capitolo, che sembrano dare adito a un percorso di crescita personale.
Laudadio con ‘Il blu delle rose’, edito da NN, ci riserva un finale inaspettato, sospeso, che il lettore può interpretare a suo modo. Il libro dalla realtà distopica presenta una scrittura fluida e a tratti poetica, che lascia riflettere su molti argomenti. Vivremo momenti di tensione alternati alla capacità di imparare a guardare la stessa circostanza da un punto di vista diverso, per trarne una soluzione alternativa.
Laudadio tra le righe prova a spiegare la società contemporanea: mediante una vivida consapevolezza, ci rende partecipi dei nostri comportamenti, spingendoci al pensiero di quanto gli apparecchi elettronici limitino le vite, mentre la natura stimola al semplice contatto con se stessi, senza controllo alcuno.
Dove arriveremo per colpa del nostro narcisismo, della nostra superiorità e dall’uso sfrenato della tecnologia?
Agnese De Luca
Biografia
Tony Laudadio formatosi alla “Bottega di Gassman”, è attore di teatro e di cinema, e autore di testi teatrali e di opere letterarie. I suoi primi romanzi, “Esco” (2012) e “Come un chiodo nel muro” (2013) sono editi da Bompiani, mentre l’ultimo libro, “Il blu delle rose”, è pubblicato da NN.
Toni Laudadio
Il blu delle rose
Edizioni NN
Collana Stagione 2020
Genere Narrativa
Edizione 2020
Pagine 240