“Il circo invisibile” è una delle ultime proposte dell’edizione 2018 del Marconi Teatro Festival; attraverso un linguaggio di natura beckettiana, lo spettacolo descrive una condizione tanto attuale quanto ormai già raccontata in ogni modo possibile: l’incomunicabilità
Un giovane attore si presenta in un luogo non precisato per sostenere un’audizioneapparentemente molto importante per la sua carriera. La donna incaricata di interrogarlo esordisce immediatamente con richieste assurde ed impossibili, che trasformeranno quel provino in un’esperienza surreale ed inconcludente.
“Il circo invisibile” è il classico spettacolo – metafora che, con l’uso esasperato di lunghi dialoghi, vuole raccontare circostanze in realtà semplicissime, che di complesso e metaforico non hanno nulla.
In questo caso il lavoro dell’autore Angelo Orlandoanalizza il concetto di incomunicabilità tipico di questa nostra epoca contemporanea, tra le tante complessità nel trovare, appunto, un terreno ed un linguaggio comuni.
Il testo però abbonda in maniera esagerata di dialoghi insensati e atmosfere da teatro dell’assurdo facendo delle due realtà che descrive, completamente distinte, dei mondi paralleli. Di conseguenza la mancanza di comunicazione raccontata nella pièce è assoluta e per questo poco interessante.
Orlando ha l’intenzione di rappresentare poli opposti che identificano due figure psicologiche tipiche del circo: il Bianco e l’Augusto. Tuttavia la difficoltà che il pubblico trova nel cogliere questi rimandi, porta l’intera azione a mostrarsi come una semplice figura retorica che prova a spiegare il concetto di dualismo.
La regia di Cristina Pedetta (in scena anche come interprete insieme a Sandro Calabrese) – ridotta all’essenziale – contribuisce a rendere l’opera ancora più insipida nonostante le interpretazioni dei due attori siano piene di energia e concentrazione.
Gabriele Amoroso
Teatro Marconi
II Rassegna Marconi Teatro Festival – Estate 2018
27 luglio
Il circo invisibile
di A. Orlando
regia Cristina Pedetta
con Cristina Pedetta e Sandro Calabrese