In scena per una sola serata, lo scorso 21 dicembre presso il teatro Basilica di Roma, ‘Il Dio dell’acqua’ è un testo intriso di poesia, firmato da Gianni Guardigli, che ha portato al pubblico della splendida struttura di Piazza San Giovanni una storia che, semplice come l’acqua, dipinge gli aspetti più naturali della vita. Sul palcoscenico, bravissima ed emozionata, la direttrice artistica del teatro stesso, Daniela Giovanetti
La testimonianza di un essere umano, alla deriva su un’imbarcazione improvvisata, diventa in breve tempo una dichiarazione simile a una poesia che, verso dopo verso, prende i contorni filosofici di una dissertazione sulla vita e i suoi imprevisti.
Con ‘Il Dio dell’acqua’, Gianni Guardigli firma un’opera carica di emozione che con note serene e rallentate descrive le reazioni che l’uomo ha, o potrebbe avere, quando la fortuna o le forze della natura gli si rivoltano contro.
Il copione analizza con uno sguardo quasi lirico i concetti di sopravvivenza e di evoluzione, ipotizzando addirittura una forma di immortalità attraverso la trasformazione del corpo umano in acqua nebulizzata.
Il Dio dell’acqua: un’opera da sogno
L’intera rappresentazione diventa un’insieme di immagini pacifiche e oniriche che riescono a trasportare la platea in una dimensione che va oltre il terreno e che creano una sospensione nel tempo e nello spazio, come se l’intera area teatrale fosse un luogo nuovo, sconosciuto e meraviglioso.
I contorni dello spettacolo sono esaltati da un accompagnamento musicale ottenuto tramite suoni elettrici e distorti eseguiti dal vivo da Amedeo Monda, uno dei componenti dell’ormai celebre Gruppo della Creta, un collettivo di altissima qualità sempre più apprezzato a Roma.
In scena c’è Daniela Giovanetti, la padrona di casa del teatro Basilica: la bravissima attrice, particolarmente emozionata, recita tutto il monologo seduta immobile su un altissimo sgabello, indossando una magnifica e gigantesca gonna celeste che assorbe tutti i colori cangianti del disegno luci.
Daniela Giovanetti dà vita ai versi con uno spirito pieno di sentimento e un’interpretazione che a tratti emoziona profondamente, arrivando quasi a commuovere; tutto questo si sublima nell’intenso finale della pièce che, negli spettatori più sensibili, riesce a provocare addirittura qualche lacrima.
Gabriele Amoroso
Foto: Simone Galli
Teatro Basilica
21 dicembre
Il Dio dell’acqua
di Gianni Guardigli
regia Alessandro Di Murro
con Daniela Giovanetti e Amedeo Monda
Direzione musicale Enea Chisci
Musiche Amedeo Monda
Costumi Giulia Barcaroli
Disegno luci Matteo Ziglio
Assistente alla regia Tommaso Emiliani
Produzione Gruppo della Creta e Teatro Basilica