‘Il giovane Giovanni’ è il primo capitolo dell’autobiografia di Giovanni Serioli. È stato pubblicato nell’aprile 2024 da Marco Serra Tarantola Editore e narra l’infanzia e l’adolescenza del protagonista
“La mia infanzia è cominciata a quattro anni e si può dire che a quattro anni sia finita. È racchiusa in un attimo che ha cambiato tutta la mia vita.”
Giovanni nasce nel 1935 da Regina, chiamata da tutti Bambina, e da Alghesio, ha quattro fratelli maggiori: Luigia, Caterina, Josè e Battista e lui è l’ultimo dei figli. La sua vita cambia a soli quattro anni quando una banale caduta da un carro gli procura un danno che si porta avanti per sempre.
Il protagonista vive fino ai suoi otto anni in un ospedale di Venezia per cercare di trovare una soluzione all’arto inferiore che è stato gravemente danneggiato dopo la caduta. Ma le sciagure per la famiglia Serioli non sono terminate.
Quando ritorna a casa scopre di essere rimasto orfano di padre, una figura che lui neanche ricorda data la giovane età, ma che gli lascia un vuoto enorme. Il bambino di quattro anni ha lasciato posto a un giovane ometto curioso e assetato di conoscenza.
“Iniziava così il viaggio di ritorno, il momento dei pensieri e dei tormenti che si mischiavano ancora con l’immagine solare e piena di vita di Giovanni, ch’era già diventata ricordo.”
Il giovane Giovanni: la famiglia
Bambina è una donna forte che ha dovuto tenere le redini della famiglia dopo due avvenimenti che hanno cambiato la loro vita. Siamo in un’epoca storica dove la maggior parte degli italiani erano poveri e la vita era dura ma con i Serioli lo è stata particolarmente; perché, dopo aver visto l’allontanamento di un figlio senza avere mai la possibilità di poterlo andare a trovare, la morte di un marito giovanissimo la capofamiglia si vede anche senza un tetto sopra la testa.
Ma la donna insieme ai suoi figli non si è mai persa d’animo e non si è lasciata inasprire da una vita difficile, anzi ha messo sempre al primo posto il benessere dei suoi figli, ma soprattutto di Giovanni. Insieme alle sorelle maggiori che le davano una mano hanno aiutato nella crescita il loro fratello minore.
Regina è contornata dall’affetto di molti suoi parenti prossimi, in particolare la sorella Nina e suo marito Attilio che sono un appoggio fondamentale per la crescita di Giovanni.
“Il sole cominciava a nascondersi dietro le montagne bergamasche, il tramonto era prossimo, e di lì a poche ore sarebbe stata un’altra notte di pensieri e poi un altro giorno, nonostante tutto.”
La società
Siamo nel nord Italia, precisamente in provincia di Brescia, e la società descritta nel libro è ciò che più accende una luce nella vita della famiglia Serioli. Non c’è un solo abitante del paese in cui vivono che non si muove per dare una mano alla famiglia.
Il sindaco Francesco trova loro una casa, un impiego per Bambina e per le figlie e offre un rifugio e ospitalità a Giovanni facendolo giocare con i suoi figli. I proprietari della casa in cui si trasferiscono sono generosi e offrono loro legna, un pezzo di terra da coltivare e lo spazio dove allevare gli animali.
Si trova in queste persone tutta l’umanità, il reciproco aiuto e il senso di amicizia che noi, come società attuale, abbiamo perduto. E ancora una volta nelle parole di chi ha vissuto prima di noi si capisce quanto ci siamo esarcerbati e incattiviti gli uni verso gli altri e quanto la malvagità abbia preso il posto dell’altruismo.
“Era così che funzionava a quei tempi, l’egoismo era di pochi, tutto il resto era pietà e senso di appartenenza.”
Il futuro di Giovanni
Nonostante i vari tentativi la gamba di Giovanni non riuscirà ad avere nessun miglioramento e il ragazzino deve accettare ben presto di rimanere claudicante a vita, ma nella sua sfortuna riesce a trovare un modo per trovare nuovi stimoli in tutto ciò che fa.
Bambina fa di tutto per permettere al figlio di frequentare anche la scuola media con la prospettiva di avere un futuro più roseo con la relativa possibilità di trovare un lavoro che gli consenta di avere una vita dignitosa. Per questo fa trasferire Giovanni a Iseo, dalla sorella Nina e trova in Attilio, suo zio, la figura paterna che gli è venuta a mancare.
I primi mesi a Iseo sono difficili, ma il fato gli fa incontrare sempre persone d’oro e infatti il calzolaio del paese si offre senza nessun compenso di crearsi una protesi che finalmente riesce a farlo camminare quasi come gli altri.
Terminata la scuola per Giovanni, grazie ancora una volta, al buon cuore delle persone riesce a trovare un lavoro che non solo gli permette di vivere bene ma che lo appassiona tanto.
“Se sei salito a bordo del treno sbagliato, non ti serve molto correre lungo il corridoio nella direzione opposta. Il destino vince sempre, è inesorabile, non resta che farselo amico e accettare le sue decisioni e le sue regole.”
Il giovane Giovanni: uno spaccato di vita
Giovanni Serioli, insieme a suo figlio, dunque, è riuscito a offrire ben più della storia dell’esistenza con le sue cadute e le sue riprese, ma ci ha mostrato uno spaccato che non abbiamo avuto la possibilità di toccare con mano.
Abbiamo avuto il piacere di condividere e apprezzare quanto bello fosse vivere in una società dove l’aiuto reciproco fosse quasi ovvio. Abbiamo vissuto la bontà delle persone e soprattutto abbiamo assistito a come era facile non avere troppi pregiudizi, possiamo dire lo stesso adesso?
Di contro c’era la povertà, la poca conoscenza scientifica e la poca innovazione, tuttavia non sono stati motivi per rendere meno interessante la vita di Giovanni. È stato davvero coinvolgente poter partecipare ai suoi ricordi e alle sue avventure.
Jessica Mandia
Biografia
Giovanni Serioli è nato a Passirano (Bs) il 26 febbraio 1935. Vive a Iseo dal 1965. Disabile dall’età di 4 anni, dal settembre 2020 è ospite presso l’RSA Cacciamatta di Iseo dove l’11 gennaio 2021 è deceduta la cara moglie Maria.
Rimasto solo, ha passato le sue giornate scrivendo a mano e in stampatello su dieci quadernoni i ricordi della sua vita. Il figlio Gianluca li ha raccolti, ordinati e romanzati. Da essi sono nati tre libri, le stagioni del “Giovane Giovanni”.
Gianluca Serioli, 56 anni, Iseo, è l’unico figlio di Giovanni. Imprenditore nel settore turistico d’accoglienza, promoter organizzatore di eventi, editore e redattore del periodico di informazione locale “Punto d’Incontro”, ama da sempre scrivere, particolarmente racconti e storie vere o immaginate legate al proprio paese, Iseo.
Giovanni e Gianluca Serioli
Il giovane Giovanni
Editore Marco Serra Tarantola
Collana Le Ragnatele
Genere Autobiografia
Anno 2024
Pagine 376