Al teatro Vittoria di Roma, dal 28 marzo al 2 aprile, Piergiorgio Odifreddi si rivolge alla platea raccontando i misteri della scienza tra aneddoti e curiosità. ‘Einstein: il grande racconto dell’astronomia’ coinvolge il pubblico senza annoiarlo e diverte senza sminuire l’argomento trattato
Oggi la conoscenza della scienza, in particolare dell’astronomia, e i fatti risaputi sullo spazio e le sue stranezze sono un elemento della cultura quotidiana.
Ma non sempre è stato così – come andavano, le cose, prima del telescopio Hubble e anche solo dell’eliocentrismo? Che rapporto avevano col mondo che li circondava, e con quale sguardo si ponevano verso il loro proposito di conoscere e diffondere il sapere? Chi sono e come sono stati, in breve, i primi divulgatori?
Sarà impossibile saperlo, non essendoci mai stati – ma è possibile che uno dei ritratti più vividi, comprensibili e coinvolgenti della disciplina in boccio sia quello presentato da Piergiorgio Odifreddi, nel suo spettacolo in corso fino al 2 aprile al teatro Vittoria, nel quartiere Testaccio della capitale: ‘Il grande racconto dell’astronomia: Albert Einstein, il padre della relatività’ che ridotto recita ‘Einstein: il grande racconto dell’astronomia’.
Il progetto è stilato, oltre che dallo stesso Odifreddi, anche dal suo collaboratore di lunga data Sergio Maifredi, punto fermo nel teatro italiano.
Il sodalizio artistico tra i due, e la comune passione per la scienza e la divulgazione, si sono configurati già nel 2022 nello stesso spettacolo tenutosi al Carcano di Milano.
Il grande racconto dell’astronomia:
idea di divulgazione
‘Einstein: il grande racconto dell’astronomia’ prosegue quindi la tradizione iniziata dalla precedente rappresentazione sullo scienziato più famoso di tutti i tempi con un monologo leggero e ricco insieme.
Odifreddi tocca il rapporto tra scienza e chiesa, l’innata curiosità dell’uomo verso ciò che non conosce, la voglia di esplorare il mondo e le meraviglie che questa porta con sé.
Ne emerge un ritratto multimediale, accessibile, con i giusti tocchi di ironia ed eccentricità, dal quale trabocca tutta la passione del suo esecutore.
Odifreddi mantiene il controllo sul palcoscenico con il tono perfetto per l’idea di divulgazione – coinvolgere senza annoiare, divertire senza diluire o sminuire l’argomento – e avvicina gli spettatori in maniera immediata, con una quotidianità riconoscibile.
La pièce è rivolta anche a chi non conosce da vicino la scienza, ma vuole toccarla con mano per una sera.
Maria Flaminia Zacchilli
Foto: il pigiama del gatto
Teatro Vittoria
dal 28 marzo al 2 aprile
Il grande racconto dell’astronomia: Albert Einstein, il padre della relatività
Regia Sergio Maifredi
con Piergiorgio Odifreddi
Progetto di Sergio Maifredi e Piergiorgio Odifreddi
Produzione Teatro Pubblico Ligure