Nell’ambito della sempre interessante rassegna Trend, in scena al teatro Belli di Roma fino allo scorso 20 ottobre, ‘Il guaritore’ è un celebre testo dell’irlandese Brian Friel, che con un singolare linguaggio diviso in monologhi, descrive la storia di Frank Malone, un guaritore che vive una disturbante crisi d’identità
Frank Malone è un taumaturgo irlandese che gira per le città della Gran Bretagna, andando a curare chi ha bisogno dei suoi straordinari poteri. Di passaggio in Scozia, Frank, che è accompagnato dalla propria amante e dall’impresario che lo sponsorizza, non riesce a portare a termine le proprie capacità vivificatrici e decide dunque di tornare in Irlanda, dove inizierà a porsi numerosi interrogativi.
‘Il guaritore’, il bellissimo testo di Brian Friel, va in scena in tutto il mondo da anni, presentandosi ogni volta con messinscene diverse e rinnovate.
Nel caso di questa versione, portata a Roma da Riccardo Di Torrebruna, l’opera viene rappresentata senza modificare in alcun modo il copione, ma la regia particolarmente poco ispirata non permette allo spettacolo di trovare la sua forma migliore.
Il guaritore: un risultato piatto
La pièce soffre infatti una scelta registica troppo essenziale che rende l’intero lavoro quasi silenzioso e monotono, lasciando il pubblico parecchio perplesso.
La storia del guaritore Frank ne esce fuori dunque priva di un vero slancio emotivo che arrivi alla platea, diventando una sorta di confessione che, per quanto raccontata dal protagonista e altri due personaggi con un intreccio di monologhi anche piuttosto dinamico, si mostra fortemente piatta e debole.
Poche emozioni per il pubblico
I tre interpreti in scena (Angela Sajeva, Emilio Dino Conti e lo stesso De Torrebruna) sembrano impersonare bene i sentimenti delle figure da loro recitate, ma anche in questo caso la resa pratica dell’azione non ne trae beneficio e non trova mai un vero climax che segua un percorso parallelo al copione.
Nella sua globalità, ‘Il guaritore’ è pieno di significato, ma allo stesso tempo è davvero noioso e monocorde e sebbene la storia sia affascinante, gli spettatori sono raggiunti da ben poche suggestioni.
Gabriele Amoroso
Teatro Belli
dal 18 al 20 ottobre
Il Guaritore
di Brian Friel
Regia Riccardo De Torrebruna
Traduzione Carla De Petris
con Emilio Dino Conti, Angela Sajeva e Riccardo De Torrebruna
Collaborazione al progetto Chiara Frigo
Produzione Teatro di Dioniso