Fino allo scorso 3 dicembre, il teatro Lo Spazio di Roma ha avuto in cartellone ‘Il minestrone’: la commedia è firmata da Niccolò Felici ed è interpretata da un valido gruppo di attori che raccontano al pubblico una storia che, come il titolo, presenta diversi ingredienti ma non sempre ben amalgamati tra loro
Casa di Sonia è un piccolo ristorante di provincia diretto con amore dal simpatico Richard; in cucina lavorano gli energici Guido e Dario: il locale però naviga in acque cattivissime e soltanto una critica positiva potrà allontanarlo da un destino prevedibile e triste. È quindi tutto nelle mani della celebre Lorenza Fumelli, giornalista gastronomica di altissimo profilo, che è in arrivo alla Casa di Sonia.
‘Il minestrone’ è un simpatico lavoro ambientato tra i fuochi di una cucina professionale e racconta le rocambolesche disavventure di un eterogeneo gruppo di persone che amano e rispettano il cibo.
Nella sua globalità, l’opera si fa seguire con divertimento e partecipazione, tuttavia lascia piuttosto perplessi il brusco cambio di natura del testo che, dopo una prima significativa parte, connotata da spasso e risate, piomba in un’atmosfera drammatica che trova la sua esasperazione in un finale ingiusto.
Quello che potrebbe sembrare un colpo di scena è in realtà un cambio di rotta della trama che non spiazza lo spettatore né lo appaga ma, al contrario, lo delude.
Il minestrone: ritmo volante
Nonostante questo, lo spettacolo può fare affidamento su una regia parecchio dinamica, curata da Alessandro Cecchini, e un ritmo privo di intoppi che tengono alta l’attenzione della platea e fanno volare tutta la durata della messinscena.
Tutti gli attori impegnati sul palco mostrano un’ottima energia e altrettanto affiatamento; senza dubbio ogni membro del cast è aiutato nella propria prestazione dall’uso del romanesco che permette a ciascuno di loro di essere molto più disinvolto durante le lunghe scene.
La recitazione del gruppo è caratterizzata da uno stile iperrealistico, molto più vicino al cinema che al teatro, che in effetti li porta a strafare qua e là. Tra tutti emerge il bravissimo Giorgio Petrotta che riesce a dare al proprio personaggio dei contorni perfettamente definiti e che possiede un ingrediente in più rispetto ai suoi colleghi.
Gabriele Amoroso
Foto: Michela Piccardi
Teatro Lo Spazio
dal 30 novembre al 3 dicembre
Il minestrone
di Niccolò Felici
Regia Alessandro Cecchini
con Niccolò Felici, Giuseppe Zep Ragone, Giorgio Petrotta e Sofia Ferrero
Luci e fonica Alessandro Iannattone