‘Il rosso e il blu – una comune favola di migrazione’ di Luca Giommoni, edito da Effequ, è un romanzo tenero ed emozionante, un racconto coinvolgente che illustra nella compassione della favola l’inesorabile e crudele realtà della migrazione
“In un cielo stellato. Mia nonna rimaneva nottate intere a osservarlo. Diceva sempre che bisognerebbe imparare dal cielo: subisce di tutto e continua a dare stelle”.
Luca Giommoni ne ‘Il rosso e il blu’ descrive con lucida e sofferta partecipazione una storia di accettazione, come conseguenza contro la malvagità della discriminazione.
Il protagonista Makamba sorveglia il sistema dei segni rossi e blu dei rubinetti per garantire l’armonia nel mondo e assicurare l’equa distribuzione della temperatura dell’acqua.
Insieme a lui, inoltre, si muovono con lo stesso obiettivo personaggi caratterizzati da una stravagante fantasia: sono rapiti ancora di più da una forma di pazzia necessaria per la sopravvivenza in un mondo disumano e per cancellare i soprusi subiti.
L’autore in particolare sa ricongiungere con abilità la variazione salvifica di determinati avvenimenti. Attraversa l’ingegno inventivo e avveniristico della narrazione. Spiega ad esempio, in materia di originalità, gli argomenti contenuti nel libro. La motivazione di un esperimento degli alieni. Una gomma per eliminare gli errori della storia. L’eroismo romantico di una sposa-bambina.
“Sono le piccole cose a fare quelle grandi. Un albero inizia sempre dall’incontro di un seme e un soffio di vento” Makamba ripensa alle parole di Tikidà, dette anni prima. E, anni prima, passando da un paese all’altro, ha capito che a volte è sufficiente un gesto a fare la differenza tra la fortuna e la disgrazia, che la carezza e il pugno condividono la stessa cornice”.
L’ispirazione delle parole immaginate dai ricordi
D’altra parte i protagonisti sono tutti uniti in una identificazione di assistenza emotiva e soprattutto nell’esperienza del valore e della condivisione, nella risorsa ospitale del “Centro Arcobaleno”, impegnati nell’ascolto relazionale e nelle espressioni morali.
Il rosso e il blu: l’identità umana
Scegliere di descrivere il contesto e la complessità della migrazione da un punto di vista premuroso e sentimentale è la migliore finalità del libro.
Luca Giommoni risveglia, con questa intenzione, la consapevolezza umana intorno a temi fondamentali quali l’ostilità, il pregiudizio, il razzismo e si impegna in ogni modo con brillante e felice maturità per superare ogni ostacolo negli apparati burocratici. Per riconoscere finalmente l’identità dei protagonisti.
Una favola costellata di suggestivo incanto, esplicativa, istruttiva e comunicativa. Questo l’obiettivo: dare una raffigurazione convincente e persuasiva della verità degli episodi riportati. Ampliare la fermezza dell’amore, nella speranza che venga ricevuta. La tenacia della speranza, disgiunta dalla paura patita, dalle consumate assenze.
La fermezza dell’amore: modello di integrazione
Il registro narrativo sviluppa poi il pensiero provvidenziale della bontà, la natura introspettiva della solidarietà. Accorda la responsabilità del coraggio contro la negazione dell’inclusione. Dimostra le possibilità della giustizia e la condanna della violenza. Influenza il margine estremo nella separazione tra bene e male. Conferma la volontà delle scelte per ogni nobile, determinata finalità verso la migrazione.
“E così fa Makamba, con la sua rivoluzione di cui nessuno si accorge, una rivoluzione silenziosa, con guanti di seta, una rivoluzione paziente come l’acqua, che gocciolando può scavare la terra, può arrugginire un pezzo di ferro, può consumare una roccia o spegnere un incendio. E proprio come l’acqua, che va dove vuole andare e, quando trova un ostacolo, lo aggira creando nuovi sentieri e direzioni, fanno Makamba e tutti gli altri paladini ignorati di ogni giorno, tutti impegnati a trovare un’alternativa più umana al mondo”.
‘Il rosso e il blu’ affida il modello fortunato dell’integrazione con la contaminazione delle contraddizioni umane, l’attenzione per sentimenti incompatibili. Affronta l’inadeguatezza delle sensazioni. Racchiude la stagione della delusione e il tempo del dolore. Esalta il fondamento essenziale dell’azione difensiva delle idee.
Luca Giommoni è testimone esistenziale dei suoi personaggi. Compie il viaggio interiore. Si misura anche con il contenuto infinito delle lacrime versate. Coniuga la profonda obiettività con l’autodeterminazione favolistica.
Lo stile del romanzo eleva inoltre la poesia dell’anima. Scopre piuttosto l’atmosfera evocativa con la simbologia delle tonalità semplici e meravigliose. Attenua l’esasperazione delle ferite. Parla a una collaborazione di culture e tradizioni, all’intento di una missione etica, capace di attraversare il mare della solitudine in balia delle onde, accompagnare la qualità della vita e la permanenza del riscatto della propria esistenza, l’appartenenza nel mondo e con il mondo.
Rita Bompadre
Biografia
Luca Giommoni (Cortona, 1985) è insegnante di italiano per stranieri. Ha lavorato sia in scuole private che in associazioni no profit. Negli ultimi anni ha svolto anche il ruolo di operatore in un centro di accoglienza straordinaria.
I suoi racconti sono stati pubblicati su numerose riviste, tra cui “Effe – Periodico di Altre Narratività”, “Pastrengo”, “L’Indiscreto” e sul “Corriere Fiorentino”.
Il romanzo “Il rosso e il blu” è finalista al Premio Severino Cesari 2022 e selezionato al Premio Wondy 2022.
Luca Giommoni
Il rosso e il blu
Edizioni Effequ
Collana Rondini
Genere Narrativa
Edizione 2020
Pagine 256