La trilogia di Reinhard Friedmann, cominciata nel 2017 con “Il segreto di Chopin”, prosegue con ‘Il segreto di Marlene’ del 2019. In questo capitolo, l’ex SS nazista si confronta con nuove situazioni che mettono alla prova la sua anima, ancora calata nel buio di ciò che è stato ma alla ricerca di nuova luce e significato. Al suo fianco, altri personaggi misteriosi realmente esistiti
“Vestivo, ormai da anni, con abiti talari senza averne alcun diritto. Agli occhi di tutti ero un prete, ma quanto di un prelato fosse rimasto in me non lo sapevo più neppure io, mentre l’altra parte di me era rappresentata da un soldato. Ma neanche in quest’ultimo mi riconoscevo più.”
Chi avesse letto la recensione del mese scorso su “Il segreto di Chopin” di Luciano Varnadi Ceriello, ricorderà le vicende che hanno portato il soldato tedesco Reinhard Friedmann a una profonda svolta nella sua vita.
In breve, durante un’operazione bellica che gli avrebbe richiesto di distruggere la Basilica di Santa Croce di Varsavia in Polonia, egli era venuto a conoscenza della toccante storia del compositore Chopin tramite un plico di lettere rinvenute sul posto.
Inoltre, l’incontro con il prete Padre Tommaso aveva acuito la sensazione di stare commettendo un tragico sbaglio e, nel finale, l’SS aveva deciso di abbracciare uno stile di vita diametralmente opposto a quello condotto fino a quel momento.
Nel secondo capitolo della trilogia, edita da Armando Curcio Editore, ritroviamo Reinhard Friedmann nelle rinnovate vesti di Padre Lazzaro, un uomo avviato lungo la stessa strada del suo mentore Tommaso, ma ancora senza i voti religiosi.
Un viaggio fuori e dentro il sé
Padre Lazzaro, infatti, non è ancora ufficialmente un prete, e non è nemmeno sicuro di volerlo diventare. In cuor suo, Lazzaro e Reinhard sono entrambi presenti, in uno struggente conflitto interiore che lo porta a compiere una decisione importante.
Così, sei anni dopo l’esperienza nella Basilica di Varsavia, egli decide di partire per l’Italia, patria dell’amico Tommaso che gli ha lasciato un foglietto misterioso nella tasca di una veste sacerdotale.
Lazzaro/Reinhard fa una prima tappa a Venezia, ma è nel Sud Italia che si tiene la maggior parte degli eventi.
Infatti, un riferimento nel biglietto di Tommaso ai “Camaldoli del Fellecchia”, porta il protagonista a chiedere asilo presso l’Eremo dei frati camaldolesi a Napoli.
È qui che incontra i personaggi principali della storia: un professore di origini siciliane che si fa chiamare Turillo; un recluso che trascorre la sua vita in una cella senza farsi mai vedere e pronunciando incomprensibili formule; un bimbo di nome Giulio e la madre Marlene, che compare nel titolo del libro e che, come questo anticipa, custodisce un segreto.
Ma non è l’unica a nascondere qualcosa: ne ‘Il segreto di Marlene’, come nel capitolo precedente, vi sono dei personaggi storici, ma la differenza rispetto al primo libro è che qui non è reso noto chi essi siano.
Qualcuno tra i suddetti nuovi legami di Reinhard non è chi dice di essere. E il bello è che per il lettore non è questa la cosa più interessante da scoprire.
Un tripudio di aneddoti e curiosità
Ci sono tanti elementi in questo romanzo che catturano l’attenzione più dell’enigma presentato come principale.
Infatti, il testo è disseminato di aneddoti su eventi e luoghi della storia: per citarne solo alcuni, si toccano miti e leggende come quelle sulla fondazione di Megaride, di Posillipo e Nisida; rituali pagani e dionisiaci come i baccanali; approfondimenti sul folklore campano e sulle torture inferte durante l’Inquisizione; pillole di fisica teorica.
Come ne “Il segreto di Chopin”, anche qui c’è una parte dedicata alla musica di un celebre compositore che in questo caso è il tedesco Felix Mendelssohn, sulle cui “Romanze senza parole” Lazzaro scrive dei testi collocati alla fine di ogni capitolo.
Tuttavia, anche questa particolarità passa leggermente in secondo piano rispetto alla ricchezza di contenuti della narrazione principale.
Non ne abbia a male l’autore Varnadi Ceriello, il cui mestiere nella vita è quello del musicista prima che dello scrittore, ma è possibile dire che in questo frangente la narrazione incalzante e piena di concetti abbia adombrato il tema della musica.
Non resta quindi che attendere il mese prossimo per la recensione dell’ultimo capitolo della trilogia, “Il segreto di Vivaldi”, il cui titolo sembra suggerire un ritorno alla biografia musicale.
Nel frattempo, non stupisce il fatto che ‘Il segreto di Marlene’ sia stato insignito di diversi premi, tra cui l’Oscar della letteratura ai Golden Book Awards del 2020.
Eva Maria Vianello
Biografia
Luciano Varnadi Ceriello è un cantautore e scrittore veneto–campano, da sempre proiettato verso audaci sperimentazioni.
Proveniente da studi classici, laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Salerno, ha finalizzato le sue idee musicali e testuali in cinque album incisi da cantautore.
Dall’innovativo cantautorato, ha iniziato a scrivere testi sulle melodie dei Notturni di Chopin, che ha poi inserito sia nel romanzo “Il segreto di Chopin” (2017, definito Opera letteraria di grande spessore, levatura culturale e valenza storico–musicale), sia nell’opera teatrale “Ho sognato Chopin”. Quest’ultima ha ricevuto riconoscimenti come il “Premio Nazionale Vallecorsi” di Pistoia, il Premio Internazionale “Voci” di Abano Terme e il Festival Internazionale “Teatrando” di Roma.
Varnadi ha poi messo in canto “Le quattro stagioni” di Vivaldi, ha scritto i testi per gli ultimi due movimenti della “Sinfonia Abellana” e per le quarantanove “Romanze senza parole” di Felix Mendelssohn.
Ha così pubblicato “Il segreto di Marlene” (2019) e “Il segreto di Vivaldi” (2021).
Luciano Varnadi Ceriello
Il segreto di Marlene. Viaggio alla ricerca del sé
Edizioni Armando Curcio Editore
Collana New Minds
Genere Narrativa
Anno 2019
Pagine 469