La verità si nasconde sempre
‘Il testimone invisibile’ è un film diretto da Stefano Mordini. La pellicola è il remake italiano del film spagnolo “Contratiempo” di Oriol Paulo e ha ricevuto tre candidature al David di Donatello 2019 come Miglior sceneggiatura adattata, Miglior attore protagonista e Miglior attrice non protagonista. Il lungometraggio è ambientato in Trentino e racconta di un uomo che deve difendersi da un omicidio
Adriano Doria è un imprenditore di successo: indossa vestiti costosi e ha una famiglia adorabile. Quando viene accusato di aver ucciso la sua amante, Laura Vitale, in un albergo di montagna, l’uomo è costretto a confrontarsi con la penalista Virginia Ferrara che lo sottoporrà a un interrogatorio. Durante la chiacchierata verranno fuori molti elementi e molte versioni dei fatti: quale sarà quella vera?
Tra montagne innevate e stanze immerse nella notte, Stefano Mordini confeziona un classico film noir con femme fatale, delitto perfetto e indizi.
La struttura della storia ricorda un po’ “Quante volte quella notte”, film del 1971 diretto da Mario Bava, in cui diversi personaggi raccontano una versione diversa dei fatti che sono accaduti tra Tina e Gianni, i due protagonisti.
Ne ‘Il testimone invisibile’, invece, quando Adriano viene messo alle strette da Virginia, vengono fuori differenti testimonianze di quanto è accaduto all’interno della stanza di albergo: tutte le varie sfaccettature di quella giornata sono frutto di un inganno da parte di due personaggi che, per trovare la verità, indossano una maschera diversa di volta in volta.
Fino alla fine la situazione di Adriano rimane in sospeso, perché emergono nuovi dettagli che scompaginano quanto ipotizzato prima.
La fotografia di Luigi Martinucci insiste sulle tonalità cupe che avvolgono anche le scene diurne, immergendo ogni personaggio in una complessa macchina omicida. La tensione sale anche per le scelte musicali di Fabio Barovero, che sono sempre martellanti e incalzanti. Una menzione speciale va al trucco che, con una soluzione efficace, spiazza lo spettatore.
Riccardo Scamarcio, è un imprenditore senza scrupoli che fa di tutto per occultare le prove e salvare la sua reputazione; Maria Paiato, con il suo sguardo severo e il completo scuro, si dimostra straordinaria nei panni di una penalista che tiene testa alle tesi dell’accusato mettendolo sempre al tappeto; Miriam Leone è intrigante e delicata, mentre Fabrizio Bentivoglio conserva il suo accento nordico e la sua espressione rassicurante e spaventosa allo stesso tempo.
‘Il testimone invisibile’ è un film per chi ama le sorprese anche se la verità arriva un po’ troppo presto e il ritmo narrativo si raffredda in fretta. Nonostante ciò la pellicola scorre e le atmosfere che mette in scena sono affascinanti: Adriano si troverà impigliato in una tela intricata intessuta giorno dopo giorno a dalla quale sarà difficile liberarsi.
Maria Vittoria Guaraldi
Il testimone invisibile
di Stefano Mordini
con
Riccardo Scamarcio Adriano Doria
Miriam Leone Laura Vitale
Fabrizio Bentivoglio Tommaso Garri
Maria Paiato Elvira Garri
Sara Cardinaletti Sonia
Nicola Pannelli Paolo
Sergio Romano Agente dell’interrogatorio
Paola Sambo Virginia Ferrara
Gerardo De Blasio Daniele Garri
Sceneggiatura Stefano Mordini e Massimiliano Catoni
Produttore Roberto Sessa
Casa di produzione Warner Bros, Entertainment Italia e Picomedia
Distribuzione in italiano Warner Bros e Entertainment Italia
Fotografia Luigi Martinucci
Montaggio Massimo Fiocchi
Effetti speciali Enrico Toscano e Alessandro Salis
Musiche Fabio Barovero
Scenografia Paolo Bonfini
Costumi Massimo Cantini Parrini
Anno 2018
Durata 102 min
Genere Thriller, drammatico