Dal 13 al 29 gennaio, il teatro Arcobaleno di Roma ha proposto ai suoi spettatori ‘Il vantone’, la versione tradotta in romanesco da Pier Paolo Pasolini del “Miles gloriosus” di Plauto. L’opera mantiene tutte le caratteristiche più divertenti del testo originale e, con la brillante regia di Nicasio Anzelmo e un cast di interpreti pieni di energia, porta il pubblico e ridere di gusto
A Roma, Palestrione, scaltro servitore di Pirgopolinice, un soldato ormai anziano e vanaglorioso, ordisce un piano per far tornare insieme i due fidanzati Pleusicle e Filocomasia: quest’ultima è tenuta sotto sequestro da Pirgopolinice per il suo piacere. Le bizzarre ma vincenti idee di Palestrione per liberare la ragazza diventeranno la causa di una interminabile serie di malintesi dalle conseguenze più spassose che tragiche.
Il “Miles gloriosus” è una delle opere teatrali più celebri di Plauto, rappresentata innumerevoli volte e studiata da milioni di studenti di liceo anno dopo anno. La commedia racchiude in sé tutti i temi tipici dei lavori dell’autore latino come il doppio, l’equivoco, la lontananza dalla propria patria, il desiderio sessuale e, naturalmente, la comicità.
La traduzione dell’opera plautina che Pier Paolo Pasolini fece nel 1961 con il titolo de ‘Il vantone’, utilizzando un perfetto romanesco in rima, diventa la base di un’ulteriore rielaborazione, fatta dal regista Nicasio Anzelmo, per questa nuova veste del testo che libera la trama della prospettiva antropologica evidenziata da Pasolini stesso, per restituirle la sua anima più propriamente scherzosa.
Ne deriva una rappresentazione nella quale non c’è aderenza ai linguaggi e ai luoghi originali ma che riesce a esprimere pienamente, e nel modo più efficace possibile, le intenzioni narrative di Plauto.
Il vantone: colori e ritmo
Anzelmo crea una messinscena colorata e rocambolesca dove la vis comica della penna di Plauto è supportata da un comparto tecnico di prim’ordine e un ritmo sostenuto che conferisce a tutta l’azione una densità equilibrata nella giusta misura.
Non è da meno il contributo dei costumi – realizzati da Angela Gallaro Goracci – variopinti e stravaganti, che intensificano ancora di più l’atmosfera farsesca e dinamica del lavoro.
Tutti bravissimi gli attori del cast, tra i quali è doveroso menzionare Nicolò Giacalone che, nei panni del furbo Palestrione, porta in scena un’interpretazione formidabile, recitando cantando e ballando come un vero animale da palcoscenico.
Lo spettacolo è totalmente riuscito e nella sua globalità diverte assai non cadendo mai in nessuna esagerazione.
Gabriele Amoroso
Teatro Arcobaleno
dal 13 al 29 gennaio
Il vantone
Da “Miles Gloriosus” di Tito Maccio Plauto
Traduzione Pier Paolo Pasolini
Regia Nicasio Anzelmo
con Domenico Pantano, Nicolò Giacalone, Giovanni Di Lonardo, Paolo Ricchi, Fatima Romina Ali, Giacomo Mattia, Anna Lisa Amodio e Claudia Salvatore
Scene e costumi Angela Gallaro Goracci
Musiche Giovanni Zappalorto
Movimenti coreografici Barbara Cacciato
Aiuto regia Matteo Munari
Assistente costumista Riccardo Cappello
Organizzazione Rossella Compatangelo
Luci e fonica Alessio Soro
Produzione C.T.M. Centro Teatrale Meridionale