‘Inchiostro’ di Giorgia Leuratti, edito da Robin Edizioni è un’opera prima di poesia. La poetessa elabora la composizione esistenziale della vita. Sostiene soprattutto la necessità primaria dell’espressione poetica
“Ristagna/nell’incavo lontano dei tramonti/nei cunicoli/nelle caverne/e quando accade, /le orecchie non n’odono il suono.”
Giorgia Leuratti definisce i segni impressi nell’anima. Educa, per questa ragione, l’intonazione sentimentale con l’elemento fluido della capacità espressiva.
L’autrice scopre la qualità profonda e innata di ogni passaggio suggestivo,persegue in materia di poesia, la direzione colta del linguaggio.
La silloge poetica ‘Inchiostro’ suggerisce il desiderio di tradurre l’estensione del processo emotivo.
Riempie in particolare la consistenza variabile della scrittura.
Consegna inoltre la materia viva delle sentenze. Comprende anche l’origine del valore rituale e simbolico della ricerca stilistica.
“Il tintinnio delle cose che si districano./Il calore che subentra/e circonda./Nulla di teso.”
Inchiostro: il fermento poetico e spirituale
Giorgia Leuratti, con riferimento alla sua cifra intellettuale, introduce la celebrazione del pensiero.
Divora, con riferimento ad ogni ispirazione, la fonte creativa. Avvverte, come conseguenza al suo sentire, l’esigenza di estrarre la fenditura della coscienza. Esplora ugualmente presentimenti e commozioni.
Compie una limatura della preziosa qualità retorica. Trafigge, da un punto di vista umano, l’influenza intima e desolata dell’inquietudine.
“La fessura/che non considerai/attribuendo/vanità intraviste/al molteplice./Mi scoprii/come si scopre un sotterfugio”
La musa teatrale
Il libro, composto da trentasei testi, riprende nel complesso la diffusione introspettiva della malinconia.
La poetessa imprime sulla pagina la materia estratta dal lirismo interiore, attraversando quindi il disagio dell’uomo.
Lo schema del libro è arricchito inoltre da un incipit significativo, definito dalla struttura della tragedia greca.
La Leuratti mette in scena l’estensione dell’eternità con i suoi versi. Tramanda, d’altra parte, nel lessico arcaicizzante, l’entità della dimensione esistenziale. Definisce, ad esempio, la magnificenza dell’elemento interpretativo.
Espone la nobile e complessa percezione dei sentimenti.
L’amara dolcezza della consapevolezza
Lo stile di Giorgia Leuratti infonde perciò una visione poetica drammatica al sentire che è comunque una trasmissione lirica dell’ineluttabilità umana.
La solennità delle sue liriche consuma in tal modo l’infinito tentativo di evocare la vertigine di ogni orizzonte.
L’ispirazione è in realtà nutrimento autentico per la riflessione.
‘Inchiostro’ getta le sue sfumature cupe ancora di più nella sovrapposizione d’immagini e parole. Coagula ulteriore impulso all’origine della finitezza. Conosce infatti il rifugio della provvisorietà.
Restituisce per inciso la radice dell’epifania poetica, mentre assorbe dal silenzio il confine delle ombre.
“Un convulso ticchettare, /su pareti di roccia./ Vischioso./Insolente./Febbrile.”
Misura infine l’intensità del segno, l’incudine delle attese, la sperimentazione della rievocazione teatrale, la creazione metaforica dello spirito.
“Concederò alla Tramontana/ i tuoi passi sbilenchi, /allo Scirocco/la nuca, /coagulo di incertezza.”
“Su corridoi bui/la luce assaliva le finestre/sostavi sulle poltrone/e ne incurvavi le morbidezze/mentr’io ero rigida/rigida e assorta/su malinconie circolanti”
Rita Bompadre
Biografia
Giorgia Leuratti nasce a Roma nel 1994. Nel 2018 si laurea in Lettere presso l’Università degli Studi dell’Aquila con una tesi sul drammaturgo francese Antonin Artaud, che sancirà l’inizio di un crescente interesse verso la scrittura e il teatro.
Tornata a Roma studia critica teatrale presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio d’Amico diplomandosi nel 2020 con una tesi sulla figura dei clown, da Jean Starobinski a Pippo Delbono.
Negli stessi anni comincia a scrivere per la testata giornalistica “Quarta Parete” divenendo giornalista nel gennaio del 2022. Dieci anni fa inizia una ricerca poetica e stilistica fondata sulla sperimentazione del linguaggio e sulla creazione immaginifica, originata da una visione della scrittura come mezzo vitale di urgenza espressiva. “Inchiostro” è il suo primo libro.
Giorgia Leuratti
Inchiostro
Edizioni Robin
Collana Libri per tutte le tasche
Genere Poesia
Edizione 2022
Pagine 102