Inaugurata lo scorso 27 settembre, l’esposizione di serrande colorate e poetiche ci ha indotto a seguire un singolare percorso artistico: ‘Indaco – In bilico tra colore e poesia’. L’itinerante Valerio Di Benedetto, in arte “Umanamente in bilico”, riesce a divulgare un linguaggio di strada peculiare: denominato “Street Poetry”, smuove le coscienze dei passanti e non solo
Dalle espressioni prettamente Pop Art, le proposte del pittore, attore e poeta, appartengono a un Universo originale, il quale sicuramente si accosta a una particolare comunicazione che intende avvicinare tutti. Indistintamente.
Siamo sinceri. A volte capita di addentrarsi in ambienti sconosciuti ed è per questo che ci siamo dati l’opportunità di approfondire e toccare con mano una nuova realtà, per arricchire i nostri animi e le nostre menti: aprire lo sguardo verso altre forme di creatività. Questa volta a tutto tondo.
Il primo locale vegetariano di Roma, Il Margutta Vegetarian Food & Art, ospiterà fino al 3 dicembre le serrande di “Umanamente in bilico”, nome d’arte che lo street poet uniforma a se stesso poiché di questi tempi si vive appunto in modo instabile.
Le opere di Valerio Di Benedetto strizzano l’occhio a Warhol e il richiamo è palese: si confondono tra blu intensi, rossi vividi e gialli brillanti. Si avverte anche un certo uso dei colori acidi accostati a quelli più freschi e chiari: il cobalto che evoca la trasparenza del mare, i lilla dalle mille sfumature, per infine trarre ispirazione dai fumetti e dagli insetti.
La poliedrica figura dell’artista in questione emoziona: le forme rettangolari si compongono di uno sfondo e due cornici interne alla superficie colorata. In quella più grande vediamo scritte poesie immediate, dolci, dallo stile romantico e gioviale. Un’altra di minute dimensioni, al contrario, scontorna le due precedenti, dividendole.
Indaco – In bilico tra colore e poesia: pittura e poesia creano un linguaggio universale
Si accostano alle delicate liriche anche argomenti dallo sfondo sociale e profondamente attuali, come accade in “Atlantide” che considera il problema degli immigrati e “Mercuzio” ispirata, quest’ultima, alle opere di Shakespeare in un flusso incessante di parole nato istintivamente.
All’entrata del locale, esattamente appesa alla parete di fronte, non è possibile non notare la gigantografia composta di 15 listelle di metallo di un rosso e di un giallo vivaci circondati di argento. “Come here” attrae grazie alla forma dialettale romana: ricorda infatti Trilussa. I versi inoltre sono pieni di rime danzanti, frasi incisive e propongono un’attenta osservazione a tutto ciò che accade intorno all’artista.
Altre miniature sono dedicate alla musica, alla Moka, all’amore tra il desiderarsi e le rinunce: principalmente le poesie sono corte con qualche incursione in lunghezza.
È dovere sottolineare, inoltre, che dietro a questo lavoro così minuzioso c’è una ricerca iniziale e meticolosa. Si parte infatti dalla richiesta di Valerio ad aziende che distribuiscono il materiale adatto per le serrande dei negozi. E da qui anche quelle piccole create appositamente e, appese in mezzo alle piante, assumono un loro carattere e valenza.
Altri due pannelli espongono la storia del poeta e una mappa che localizza le serrande e le campane per il vetro creative in giro per la capitale, per rendere la fruizione più accattivante.
Insomma ci siamo lasciati condurre dal percorso all’interno di un ristorante al centro di Roma dove, di solito, l’arte è sempre contemplata grazie alle numerose mostre dei pittori organizzate da anni a Via Margutta.
Consigliamo vivamente di visitare ‘Indaco – In bilico tra colore e poesia’: fatevi prendere la mano per affrontare il viaggio nel caldo mare poetico e denso di gradazioni.
Annalisa Civitelli
Foto: Civitas Creativa
Indaco
In bilico tra colore e poesia
a cura di Alice Belfiore
dal 27 settembre al 3 dicembre 2018
tutti i giorni dalle 9.00 alle 23.30
ingresso libero
presso
Il Margutta Vegetarian Food & Art
Via Margutta 118, Roma